In Giordania ci sarebbe un’altra Petra rimasta nascosta finora

Un nuovo tesoro giordano: la scoperta di una seconda Petra potrebbe essere sensazionale

Per chi è stato in Giordania non è una novità che, oltre a Petra, la città nabatea scavata nella roccia, di luoghi simili ve ne sono altri.

A pochi chilometri dal sito archeologico Patrimonio dell’Unesco nonché una delle 7 meraviglie del mondo moderno, dove tuttora un’università americana sta scavando alla ricerca di altre testimonianze storiche, si trova la Piccola Petra, collegata alla ‘città rosa’ da un sentiero che si può percorrere a piedi.

Se Petra ospita le tombe di re e regine, la piccola era adibita a hotel per i viandanti che un tempo percorrevano la strada del commercio. Nelle rocce sono state ricavate stanze e dimore, cisterne per raccogliere l’acqua piovana e cucine per rifocillar i viandanti.

Ma in Giordania non si smette mai di scavare. Neppure sotto quell’immenso deserto che costituisce i due terzi del territorio. Quel deserto infinito fatto di sabbia e catene montuose, quei luoghi percorsi in lungo e in largo da quel personaggio fiabesco che era Lawrence d’Arabia.

E proprio in un luogo impensabile del Paese, lontano da Petra e dalla Piccola Petra, sembra proprio che stia venendo alla luce un nuovo e inesplorato sito archeologico. Di quella che potrebbe essere una seconda Petra, magari più grande e magari anche più bella, non si sa ancora molto. La notizia è ancora top secret.

Ma SiViaggia ha saputo che, di recente, lo scrittore e storico nonché noto volto televisivo Valerio Massimo Manfredi, autore di numerosi romanzi di successo tra cui L’armata perduta, con cui ha vinto il premio Bancarella nel 2008, è stato chiamato in Giordania per una consulenza a proposito del ritrovamento di un sito ancora inesplorato. Dalle immagini satellitari non è chiaro dove sia collocato il nuovo tesoro giordano, ma tutto fa pensare che la scoperta potrebbe essere sensazionale. Mafredi tornerà sul luogo del ritrovamento a maggio 2017 con uno staff di cinque persone per fare nuovi accertamenti.

E se Petra, con il suo Tesoro, il Monastero, il Tribunale e le decine di monumenti funerari, non fosse l’unica città scavata nella roccia giordana? Del resto, anche della Piccola Petra non si conosceva l’esistenza, eppure si trova solo a pochi chilometri di distanza.

Petra fu abbandonata intorno all’VIII secolo in seguito alla decadenza dei commerci e a catastrofi naturali e, benché le antiche cavità abbiano ospitato – e tuttora ospitino – intere famiglie di beduini, fu per secoli dimenticata, fin quando nel 1812 non fu scoperta dall’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt, che la rivelò al mondo. La Piccola Petra venne scoperta in seguito, sempre da Burckhardt, che inizialmente la considerò parte di Petra. L’esploratore fu smentito dopo decenni in seguito ad ulteriori scoperte.

Ciò dimostra che tra le pietre e i deserti della Giordania sono ancora celati chissà quali segreti. Che antiche città ricche di storia e di mistero devono ancora essere rivelate. Del resto, neppure Petra è venuta interamente alla luce. Mentre storici e archeologi stanno ancora scavando alacremente intorno a un sito di cui si credeva sapere già tutto, da tutt’altra parte spuntano nuove rovine e una storia ancora tutta da raccontare.