Festeggiare il Natale nei luoghi del Commissario Montalbano

Vacanze di Natale sui luoghi di Montalbano per visitare borghi e cittadine (vere e finte) sotto un’altra luce

Il 2019 è un anno importantissimo per i milioni di fan della serie Tv “Il commissario Montalbano”.

A marzo tornano due nuovi episodi inediti (“Una storia del ’43” il 18/03 e “L’altro capo del filo” il 25/03), tratti dai romanzi di Andrea Camilleri e si festeggiano i vent’anni della fiction: il primo episodio, “Il ladro di merendine”, è andato in onda nel 1999.

Due motivi per decidere di trascorrere le vacanze di Natale sui luoghi di Montalbano e visitare borghi e cittadine (vere e finte) sotto un’altra luce.

Scicli, in provincia di Ragusa, dove ha sede il commissariato e l’ufficio di Salvo Montalbano (nella fiction la cittadina è Vigata), si anima con un suggestivo presepe vivente nella Cava – detta ‘a cavuzza’ – di Santa Maria la Nova, un sito famoso, fin dall’antichità, per il culto mariano e dove è stata eretta la chiesa più grande della città in stile Barocco. Nella cava vengono raffigurate le scene della Natività, dell’Annunciazione e dell’arrivo dei re Magi, ma lungo le strade del quartiere che si inerpicano si svolgono altre scene bibliche e di vita rurale. Il presepe vivente viene messo in scena dal 26 dicembre al 6 gennaio 2019 dalle 18 alle 21. A Scicli, che nel periodo natalizio è detto la città dei presepi, c’è tutto un itinerario da percorrere per vedere i presepi più belli, come il presepe Chiafura, quello artistico nella Grotta di Carmelo o nella Chiesa rupestre di Piedigrotta ecc. Si può prenotare la visita guidata sul sito di Visit Vigata.

A Ibla, il quartiere più antico di Ragusa, la cui piazza principale ospita la chiesa con la scalinata che viene mostrata in molte scene di Montalbano (e che nella fiction dovrebbe essere sempre a Vigata), c’è una strada che a Natale si trasforma nella Via dei Presepi. Passeggiando per i suggestivi vicoli si possono visitare presepi di artisti e appassionati dell’arte presepiale, tra cui un presepe monumentale su due livelli. Inoltre, con l’iniziativa Porte Aperte ci si può perdere all’interno degli affascinanti palazzi nobiliari e nelle sale del Teatro Donnafugata. Tanti anche i concerti d’organo nelle chiese barocche e cori.

Il ragusano, nel periodo delle feste, è tutto un presepe. A Ispica, viene rappresentato il presepe vivente più bello della Sicilia. È allestito all’interno delle antiche grotte creando un’atmosfera senza tempo, in cui rivivono le vicende bibliche e trovano spazio le tradizioni artigianali della Sicilia verace. Lo si può ammirare pochi giorni, il 23, 25 e 26 dicembre e l’1 e 6 gennaio 2019.

Anche il presepe vivente di Giarratana, un piccolo borgo di montagna del ragusano, ha ricevuto diversi riconoscimenti. Si tratta di veri e propri quadri viventi, con le botteghe storiche che, tutt’intorno, riprendono vita e aprono le porte ai visitatori che potranno conoscere la tradizione rurale e artigianale di un tempo. Il presepe si tiene sotto Natale, Il 26 e 30 dicembre e i giorni 1, 5 e 6 gennaio 2019.

E anche a Monterosso Almo, uno dei Borghi più belli d’Italia, c’è un bellissimo presepe vivente che si sviluppa tra i vicoli del quartiere Matrice e che vuole rappresentare gli antichi mestieri, come il “curdaru” (cordaio), il “firraru” (maniscalco), “a lavannara” (lavandaia), “u scarparu” (calzolaio). Del Commissario Montalbano non c’è traccia – almeno ufficialmente – ma i luoghi sono quelli dove da vent’anni girano la fiction Tv.

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