Fermo pesca 2016 da Pesaro a Bari: 16 agosto-26 settembre

Il fermo pesca del 2016 continuerà dal 16 agosto fino al 26 settembre, da Bari a a Pesaro. Il tutto permettere agli animali marini di ripopolare le acque dell'Adriatico

Il fermo pesca del 2016 è stato necessario in seguito alla rapida diminuzione della quantità di pesci presenti nelle acque del mar Adriatico , vicino alle coste italiane. Lo stop biologico a ogni attività di pesca nell’Adriatico è necessario per rinnovare le risorse del mare e toccherà tutte le località marine situate sulla costa Adriatica tra Bari e Pesaro a iniziare dal 16 agosto 2016 e finendo il 26 settembre dello stesso anno. Stando agli studi effettuati, un mese e 10 giorni di stop dovrebbero bastare alle varie specie di pesci per ripopolarsi dopo sempre più frequenti attività di pesca avvenute nella zona.

Il fermo pesca del 2016 riguarderà sia la pesca individuale che quella effettuata dalla flotta organizzata in tutto l’Adriatico. Dopo il 16 settembre, lo stop inizierà nelle località marine situate sulla costa tra Brindisi e Imperia, per terminare il 16 ottobre. Senza fornire un adeguato lasso di tempo per permettere il ripopolamento del mare, le varie popolazioni di pesce rischierebbero di estinguersi. Si tratta di un rischio che non si può correre in alcun caso: nel campo ecologico si tratterebbe di una grande perdita, ma anche l’economia italiana ne risentirebbe a lunga andare.

Il fermo pesca del 2016 è arrivato dopo la crisi del settore, dovuta al sovrasfruttamento delle risorse marine. Per via di una costante diminuzione dei pesci nel mar dell’Adriatico, negli ultimi 30 anni le aziende che operano in questa zona dell’Italia hanno dovuto rinunciare a circa il 35% delle imbarcazioni, con oltre 18.000 posti di lavoro in meno. D’altro canto, come afferma il Presidente della Coldiretti Puglia, il fermo pesca del 2016 rischia di portare nelle pescherie italiane i prodotti francesi, spagnoli, croati e sloveni. L’aumento dell’importazione potrebbe far soffrire ancor di più un altro settore in crisi dell’economia italiana.

Oggigiorno circa il 76% dei prodotti che si trovano nei mercati italiani provengono dall’importazione, e con il fermo alla pesca italiana questa cifra potrebbe aggravarsi ulteriormente. Il presidente della Coldiretti Imprescapesca ha poi continuato spiegando che lo stop biologico, implementato 30 anni fa, si è nel tempo rivelato essere completamente inefficiente e non ha risolto i problemi. Il motivo del fallimento risiederebbe nel fatto che solo alcune delle specie ittiche si riproducono in agosto, settembre e ottobre. Per questo la controproposta è di differenziare il fermo a seconda del periodo della riproduzione di una specie marina.