I confini e le frontiere più strani del mondo

Su di un ponte, con una fila di mattonelle accanto ad un bar, con un mosaico in piazza. Dall'Italia agli Usa i confini più pazzi del mondo

Tra i tavoli di un caffè, nel tunnel di una miniera, su un ponte che collega due isolette in mezzo al mare. Non esistono più i confini di una volta. Basta sfogliare una mappa o una qualsiasi cartina geografica di una trentina di anni fa per rendersi conto di quanto sia cambiata la geografia delle frontiere tra gli Stati.
 
Muri e cortine di ferro sono stati sostituiti, per fortuna, da semplici linee di mattoni ed aste con bandiere che sventolano. Da simbolo di separazione sono diventate attrazioni turistiche particolari e divertenti. 
 
Tra i più strani c’è quello tra Olanda e Belgio, una linea di mattonelle divide, infatti, la città fiamminga di Baarle Hertog e quella Orange di Baarle-Nassau, il tutto a pochi centimetri dai tavolini di un bar.
A Derby Line, nel Vermont, non hanno neanche usato i mattoni, basta una linea bianca per terra (ed un piccolo salto) per “migrare” dagli Stati Uniti al Canada.
 
Tra Germania ed Austria si sono inventati un passaggio in una miniera di sale. La prescelta è quella di Bad Dürrnberg, un paesino nei pressi di Salisburgo che è anche un’ importante meta turistica, con un trenino che porta i turisti all’interno della miniera.
 
Le isole Diomede, nello stretto di Bering, sono uno dei confini tra Usa e Russia. Qui ci sono due isolette, una in territorio americano, con un paesino di un centinaio di anime, ed una in territorio russo, disabitata. 
 
A Treriksröset hanno fatto ancora meglio. In questo punto, all’interno di un laghetto, si incontrano ben tre nazioni: Svezia, Norvegia e Finladia. In poco meno di dieci secondi è possibile sconfinare ben tre volte, un record difficilmente migliorabile!
A Zavicon Island si sono inventati un minuscolo ponte che collega due isolette. Una è in Canada, una negli Stati Uniti. 
 
Anche in Italia c’è un confine molto particolare. Si trova a Gorizia e divide il nostro Paese dalla Slovenia. Un tempo c’era filo spinato, torrette militari e mitra spianati. Ora una bellissima piazza ed un mosaico di mattonelle pregiate.
 
La dimostrazione, insomma, che si può e si deve sempre migliorare!