Come viaggeremo in aereo e quali saranno le procedure in aeroporto

Tanti sono gli scenari che si presentano a chi deve affrontare un volo aereo. Abbiamo cercato di fare un quadro della situazione futura

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La pandemia di Covid-19 (Coronavirus), che ha colpito in modo particolare il mondo del turismo, cambierà radicalmente il nostro modo di viaggiare in aereo. Dagli aeroporti alle cabine degli aerei, nuove procedure di sicurezza, molte delle quali introdotte già oggi, diverranno nuovi standard.

Tanti sono gli scenari che si presentano ma, in attesa che arrivino ufficialmente le prescrizioni obbligatorie per aerei e aeroporti, qualcuno ha già preso delle misure che potrebbero fare da apripista per tutti.

Come cambieranno gli aeroporti dopo il Coronavirus

Gli scali di tutto il mondo saranno adattati inevitabilmente alle nuove esigenze di viaggio e di comportamento dei passeggeri adottando anche nuove infrastrutture aeroportuali. Alcuni aeroporti, come quello di Olbia, per esempio, hanno già dato il via a nuove procedure, in accordo con le prime disposizioni emanate dalle autorità aeronautiche. Saranno obbligatori i termoscanner per individuare i passeggeri, in arrivo e in partenza, che viaggiano con un temperatura corporea superiore ai 37,5°C. Tutti gli scali avranno una segnaletica di distanziamento ben evidente in modo da mantenere le distanze di almeno un metro tra un passeggero e l’altro, al desk, al controllo passaporto, al controllo bagagli e ai gate d’imbarco.

In alcuni scali, inoltre, si stanno testando gli “sniff dogs”, i cani addestrati a riconoscere il Coronavirus semplicemente annusando i passeggeri.

Come cambieranno le procedure d’imbarco in aereo

La compagnia aerea Emirates è stata la prima a effettuare test sierologici e tamponi a tutti i passeggeri in partenza su uno dei suoi voli. La procedura, ritenuta la più sicura per l’individuazione di eventuali infezioni da Coronavirus – e, un domani, da altre malattie infettive – potrebbe essere adottata da tutte le compagnie aeree d’ora in avanti.

Qualcuno ha proposto di obbligare i passeggeri d’ora in poi a effettuare il check-in online onde evitare inutili code al desk e consegnare il bagaglio in autonomia, strampando la propria etichetta identificativa, inserendolo in un’apposita buca. Procedure già applicate dalle compagnie aeree low cost che forse saranno estese a tutti i vettori.

Per accedere agli aeromobili ci saranno sempre più finger che collegano il gate direttamente alla cabina anziché navette. Nel caso in cui non fosse possibile utilizzare il finger, a bordo delle navette potranno accedere solo poche persone alla volta per garantire la distanze di sicurezza, proprio come sugli autobus e sulle metropilitane.

Cosa cambierà a bordo degli aerei

La sanificazione delle cabine e la pulizia delle bocchette d’aria pressurizzata che impiegano filtri HEPA erano procedure già adottate da tutte le compagnie aeree, ma d’ora in avanti saranno fatte con maggiore frequenza. Sarà obbligatorio per tutti, assistenti di volo e passeggeri, almeno per un bel po’, indossare mascherina e guanti di gomma.

La cosa più importante è che su molte compagnie aeree già da qualche settimana si può prenotare una sola poltrona per fila, in modo da garantire il distanziamento sociale. Finché la pandemia non sarà passata molto probabilmente sarà così per molto tempo, anche se ci sono vettori – specie i low cost – che non sono ancora disposti a rinunciare a vendere biglietti aerei.

Sono alla studio nuove poltrone invertite in modo che i passeggeri non siano seduti vicini e separate da pareti di plexiglass per isolare ogni persona.

Nella tasca della poltrona – uno dei punti più sporchi di un aereo, perché difficilissimo da pulire – non verrà riposto più nulla. Quindi, addio all’in-flight magazine ma soprattutto al pieghevole con le norme di sicurezza e al sacchetto per la nausea.

Durante il viaggio dovremo dire addio ai pasti e alle bevande fuori dagli orari prestabiliti e, per chi viaggia in Business o First Class, persino all’asciugamanino umidificato e a molti altri servizi premium, e comunque in generale al contatto fisico con gli assistenti di volo, i cui compiti saranno sempre più ridotti. La Cathay Pacific, per esempio, distribuisce già ora i pasti all’interno di buste di plastica e c’è chi sta pensando di obbligare i passeggeri a prenotare i pasti online per poi trovare il proprio vassoio sigillato già sulla poltrona una volta imbarcati.

A bordo, per ridurre il rischio di contagio, inoltre, non saranno più disponibili auricolari, cuscini, coperte: chi vorrà potrà portarseli da casa.

Voucher e biglietti aerei rimborsati

Sono molte le compagnie aeree che hanno dovuto lasciare a terra i propri passeggeri per via del Coronavirus. La maggior parte di esse ha reagito estendendo la validità dei biglietti aerei fino a due anni, consentendo di riprogrammare la partenza e di prenotare un nuovo volo (pagando solo l’eventuale differenza in base al costo del biglietto e del periodo in cui si intende partire). Qualcun’altra, invece, ha fornito dei voucher ovvero dei crediti aperti da utilizzare in futuro, con data da destinarsi. È possibile che tale benefit diventi la regola in futuro su tutte le compagnie aeree, consentendo ai propri clienti di modificare le partenze senza dover pagare alcuna penale.