Fotografia: valutare i formati dei file di immagine

JPG, TIFF e RAW quali formati fotografici digitali preferire e perché

Portovenere_foto_2Buongiorno Saul,
sono un fotografo amatoriale, prediligo la fotografia di paesaggi e naturalistica. Le chiedo un consiglio su quale formato fotografico dovrei utilizzare in fase di scatto. Piero

Gentile Piero,
ti rispondo allegando un esempio di tecnica fotografica insegnata durante i workshop di http://www.pixcube.it

I diversi formati immagine che puoi impostare, nelle principali macchine fotografiche, non solo reflex sono JPG o JPEG , TIFF e RAW. Questi formati immagine, in poche parole, differiscono in base alla quantità di informazioni della scena che si possono salvare in ogni file.

Il formato JPG è il più diffuso e conosciuto per salvare immagini digitali, in primis per l’ottimo rapporto tra la qualità dell’immagine finale, i contenuti salvati e la dimensione del file stesso. Con il JPG si possono quindi salvare un gran numero di immagini digitali , in quanto il file essendo compresso tende ad occupare uno spazio minore rispetto sia al TIFF che al file RAW. Inoltre il file JPG è il formato standard (uno dei formati) per la distribuzione e visualizzazione online sul web (pagine html), quindi pronto per essere visualizzato dai più comuni software ed “uplodato”, ad esempio, sui più diffusi social network , senza bisogno di conversione. Il problema del JPG tuttavia, essendo un formato compresso, deriva dal fatto che un gran numero di informazioni vengono perse durante il suo salvataggio, limitando così più avanzate tecniche di post produzione, ad esempio correzioni esposizione, curve, luci, ombre, contrasto e colori. Inoltre tale formato è distruttivo ossia ad ogni salvataggio una parte delle informazioni originali vengono modificate e/o distrutte.

Il formato TIFF è un formato più avanzato e standard per le elaborazioni fotografiche professionali. E’ un formato molto dinamico e flessibile perché permette una compressione dell’immagine, senza essere distruttivo. L’immagine quindi non viene alterata e non c’è perdita di informazioni e/o dati della scena o della post-produzione. E’ un formato che tuttavia tende ad essere molto dispendioso in termini di spazio e necessità quindi di più potenza software ed hardware per la sua gestione.

Portovenere_foto_1Indubbiamente il formato che mi sento di suggerire è il formato RAW anche detto Negativo Digitale per dare un’idea più chiara del suo significato o concetto. Infatti l’immagine in formato RAW (come il negativo) non viene visualizzata dalla maggior parte dei programmi e per la sua visualizzazione e distribuzione dell’immagine deve essere opportunamente convertito in un altro formato. L’importanza di scattare in RAW stà appunto nella sua caratteristica principale. Registrando tutte le informazioni originarie del sensore digitale, le sue potenzialità in fase di elaborazione e post produzione sono enormi. Per essere più concreti sarà possibile con gli opportuni software distribuiti e consigliati dalle case produttrici di macchine fotografiche (ad es. lightroom, cameraraw), variare parametri come il white balance, tonalità, saturazione e contrasto, come se di fatto stessi modificando tali valori direttamente in fase di scatto. Un’opportunità in più per assicurarsi una maggiore precisione e risultato nelle tue fotografie. E’ così possibile modificare tali parametri tutte le volte che desideri senza mai alterare il file originale e naturalmente tornare alle prime impostazioni in ogni momento.

Nelle foto in esempio, lo scatto originale in RAW ha permesso al fotografo in questione, di agire sul parametro esposizione, migliorando l’esposizione stessa della foto ripresa, per ottenere una scena più consona alla realtà ed eliminando di fatto l’errore di ripresa.