Com’è cambiato il mondo dei viaggi in questo 2021

Nonostante la pandemia prosegua, il 2021 è stato un anno molto importante per i viaggi: le nuove abitudini, ciò che abbiamo imparato e di cui non possiamo fare più a meno

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Seppur il 2021, a differenza del 2020, è stato un anno di riaperture, quello che sta per terminare è un periodo di 365 giorni caratterizzato dalla pandemia. È vero, non siamo più chiusi in casa o confinati all’interno delle nostre regioni, ma indossiamo ancora mascherine e siamo sempre in balia dei contagi. Situazioni che, inevitabilmente, hanno influito anche sul mondo dei viaggi.

2021: una nuova era dei viaggi

Ciò che ha portato il 2021 per quanto riguarda il turismo è una vera e propria nuova era. In primis, sono tornati una serie di comfort a cui, nel 2020, avevamo dovuto rinunciare. Allo stesso tempo, ancora abbiamo a che fare con diversi, e spesso molto rigidi, protocolli di sicurezza. Infine, sono arrivati i vaccini che hanno rivoluzionato la situazione.

I vaccini (e il Green Pass) prima di tutto

Alla fine del 2020 i vaccini contro il Covid-19 hanno fatto il loro debutto. Per molti di noi è stato un momento di rinascita, quello che speravamo fosse per davvero l’inizio della fine. Contemporaneamente, però, avevamo il timore che il nostro turno per il vaccino non sarebbe arrivato presto e che, forse, avremmo dovuto aspettare la fine dell’estate anche per ricominciare a viaggiare.

Invece, più o meno a giugno del 2021, i sieri hanno cominciato a essere ampiamente disponibili per tutti. Infatti, per una questione di sicurezza, molte compagnie di crociera e tour operator hanno deciso di richiedere che tutti i passeggeri fossero completamente vaccinati.

In sostanza, il vaccino non solo ci tutela al fine di contrarre il Covid in maniera violenta e ci consente di tornare più o meno a una normalità, ma è diventato anche essenziale per viaggiare: molti Paesi lo pretendono per entrare se si vuole evitare la quarantena, altri (come per esempio le destinazioni in cui possiamo andare solo tramite i Corridoi turistici) senza un ciclo vaccinale completo non fanno proprio salire in aereo.

Il vaccino è sinonimo di Green Pass, un certificato che ormai è fondamentale sia per superare i confini nazionali, sia per accedere a tantissime attività al chiuso, come i ristoranti e i musei (non solo in Italia). Insomma, Green Pass e vaccino sono diventati i minimi requisiti per un viaggiatore.

2021 anno vaccini
Fonte: iStock
2021, l’anno del Green Pass e dei vaccini

Il ritorno dei viaggi internazionali

Grazie ai vaccini, il 2021 rispetto al 2020 segna una nuova era. Non è un caso che questo sia l’anno del grande ritorno dei viaggi internazionali (almeno in parte). Del resto, dopo l’incubo vissuto allo scoppio della pandemia, il viaggiatore ha avuto il terribile timore che le frontiere potessero rimanere chiuse anche quest’anno.

Mentre Australia, Nuova Zelanda e altre famose destinazioni di viaggio sono ancora vietate ai turisti internazionali, molti altri Paesi del pianeta hanno rispalancato le loro porte. Infatti tantissimi italiani (anche se i numeri di un tempo sono purtroppo ancora lontani) hanno ripreso a viaggiare in lungo e il largo, ove possibile.

L’assicurazione sanitaria

Lo scoppio della pandemia, la cancellazione improvvisa dei voli, i contagi all’estero e tante altre spiacevoli condizioni ci hanno insegnato una cosa su tutte: è sempre meglio partire con un’assicurazione sanitaria, oltre al fatto che molte destinazioni la richiedano obbligatoriamente.

Fortunatamente, ora sono disponibili polizze che includono la copertura a causa del Covid-19. Un’opzione che fa sentire le persone, almeno in parte, più sicure di viaggiare, soprattutto sapendo di essere tutelate nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto.

Un tampone, grazie!

Sembra che sia passata una vita, invece era solo un anno fa. Parliamo di quando, in tantissimi, non conoscevamo la sensazione di sottoporci a un tampone, anzi, in alcuni casi ci spaventava pure. Oggi, è richiesto quasi ovunque per viaggiare e, soprattutto, è possibile farlo anche in posti in cui all’inizio della pandemia non avremmo mai sospettato – anche se purtroppo i problemi, soprattutto in questa fase delicata, non sono pochi.

Ma non solo, abbiamo imparato a fare un test Covid anche per la nostra sicurezza e quella degli altri, in particolare quando facciamo viaggi per riunirci a famigliari anziani e che non vediamo da tempo.

PLF e autodichiarazioni

Una delle prime notizie di questa estate, quando il settore turistico sembrava brillantemente ripartire, si riferiva al fatto che tantissimi italiani diretti in Grecia erano stati fermati in aeroporto poiché non avevano completato il modulo di localizzazione, ovvero il PLF.

Alla fine di questo 2021 lo abbiamo capito tutti: non solo deve essere compilato per rientrare in Italia dall’estero, ma anche per accedere a tantissimi Paesi europei. Ad ogni modo, per chi avesse ancora dubbi: qui c’è una piccola e semplice guida su come scaricarlo e compilarlo.

L’importanza dei tour operator e delle agenzie di viaggio

L’anno che sta per finire ci ha messo nella condizione di riscoprire l’importanza dei professionisti del turismo, come le agenzie di viaggio e i tour operator. Sì, perché se prima dello scoppio della pandemia ai viaggi organizzati preferivamo il fai da te e se nel corso dell’anno passato sembrava che la luce per loro non arrivasse mai, oggi, grazie a un duro lavoro e soluzioni creative, gli agenti di viaggio sono ancora qui e sono più necessari che mai.

In questo momento è importantissimo pianificare un itinerario con un esperto e con qualcuno che sarà sempre al “nostro fianco” durante il viaggio stesso. In fondo, le regole cambiano repentinamente, i voli vengono ancora cancellati e il Covid non ha smesso di attaccare. In caso di difficoltà un agente di viaggio sarà lì, pronto a trovarci una soluzione.

2021 anno agenzie
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2021: l’anno dei professionisti del turismo

La popolarità del turismo di prossimità e della workation

È vero, il 2021 ci ha permesso di tornare a superare i confini nazionali. Eppure, c’è un trend di viaggio che è diventato sempre più popolare: il turismo di prossimità.

In molti continuano a sentire un forte desiderio di scoprire luoghi favolosi a due passi da casa. Tanti italiani sembrano ancora apprezzare in maniera intensa ciò che trovano nel loro territorio senza avvertire, di conseguenza, il bisogno di varcare le frontiere.

Altri, grazie all’avvento dello smart working, preferiscono viaggiare cercando una soluzione piuttosto permanente: si parte con il proprio pc e si sceglie il luogo in cui fermarsi per poter anche lavorare. In poche parole, il 2021 è stato l’anno della cosiddetta workation.

Il boom dei treni e l’avanzata del turismo sostenibile

Infine, quest’anno ci ha portato a riscoprire un mezzo che, probabilmente, avevamo sottovalutato per tanto tempo: il treno. E in questi 365 giorni in particolare abbiamo assistito a un vero e proprio recupero del patrimonio ferroviario.

Non è un caso che il 15 dicembre 2020 il Parlamento europeo abbia approvato la proposta della Commissione di designare il 2021 come l’Anno europeo delle ferrovie. In sostanza, abbiamo ripreso a viaggiare in treno non solo per il fascino dell’esperienza stessa, ma anche per un trasporto sempre più “pulito” e, soprattutto, per valorizzare anche il nostro Paese.

2021 anno treno
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2021: l’anno del treno