Cinque aeroporti piccoli e inaccessibili

La classifica dei cinque aeroporti più piccoli al mondo, dove atterrare e decollare è molto difficile

 E’ stata stilata da Opodo, agenzia di viaggi online, la classifica dei cinque aeroporti più piccoli e inaccessibili al mondo:

1. Aeroporto di Saba, Caraibi
2. Aeroporto di Barra, Scozia
3. Aeroporto Gustaf III, Caraibi
4. Aeroporto di Lukla, Nepal
5. Aeroporto delle Svalbard, Norvegia

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Il primo della classifica è l’aeroporto che si trova sull’isola caraibica di Saba, è famoso per la sua pista più breve del mondo, soltanto 400 metri, usata come pista di atterraggio dei voli commerciali. Possono usarla soltanto piccoli aerei come quelli della Winair. Gli aerei in partenza da quest’isola effettuano solo voli per la vicina isola di St. Martin, con un tempo di volo di soli 12 minuti. Il secondo è piccolo e le sue piste di atterraggio sono di sabbia: l’aeroporto di Barra in Scozia. L’orario di arrivo dei voli è molto variabile perchè influenzato dalle condizioni metereologiche e dalla marea. Terzo classificato l‘aeroporto Gustaf III sull’isola di St. Barthélemy nelle Antille Francesi. L’unica pista dell’aeroporto, lunga solo 680 metri, è incastonata tra le montagne in una valle che da direttamente sul mare e che per la sua peculiare posizione è ritenuta una delle più pericolose del mondo.

 Per concludere questa incredibile lista di scali da brivido sono gli aeroporti di Lukla in Nepal e alle Svalbard in Norvegia. L’uno è il punto di partenza  della scalata per raggiungere la vetta del Monte Everest, a causa delle sue mutevoli condizioni atmosferiche, dei pendii circostanti e della pista molto corta che termina in uno strapiombo. L’altro collocato sull’arcipelago a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord, è il più a nord del mondo tra gli scali commerciali. Con tutti i problemi meteorologici che queste latitudini comportano, come fitte nebbie, venti forti e tempeste di neve.