Cielo rosso su Milano: cosa ha provocato un tramonto così spettacolare?

Milano ha regalato un tramonto rosso intenso: ecco cosa c'è dietro al fenomeno che, sui social, ha fatto tanto parlare

Nella serata di domenica 29 ottobre, i social network sono stati invasi da fotografie spettacolari. Protagonista, un cielo straordinario che – Milano e i suoi dintorni – li ha colorati di un rosso intenso. A vederlo, pareva finto. C’è chi l’ha paragonato a un quadro impressionista, chi ha scherzato chiedendo se fosse una trovata di Netflix per promuovere la nuova serie di “Stranger Things”.

Ma che cosa c’è dietro quel cielo che nessuno, prima d’ora, qui aveva visto? A spiegarlo sono i meteorologi di Meteo Giuliacci: il rosso intenso che ha portato i milanesi a uscire sui balconi o a fermare le auto per un selfie nelle campagne fuori città, è stato favorito dagli incendi che, in questi giorni, stanno devastando le colline attorno a Torino e molte altre zone del Piemonte (a cominciare dalle Val di Susa, dove moltissime persone sono state costrette a lasciare le loro case).

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Al tramonto, quando il sole è basso sull’orizzonte, la luce deve attraversare uno strato di atmosfera più ampio e, piano piano, dal fascio di luce bianca si separano tutti i colori, tranne il rosso: è per questo motivo che, all’occhio umano, il cielo si colora proprio di sfumature rossastre.

Sono state però le particelle di polvere e di fumo di cui in questi giorni l’atmosfera è piena a far rimbalzare il raggio rosso in tutte le direzioni: ed ecco che, il tramonto, si è colorato di un rosso intenso come il sangue. Con conseguenze visive straordinarie.

È stato quindi con un cielo così che, Milano, ha salutato ottobre. Con un cielo da una volta nella vita, con le polveri e la fuliggine degli incendi piemontesi a regalare al tramontare del sole un aspetto ancor più incredibile.

Non è quindi stato l’inquinamento, come molti hanno creduto, la causa del fenomeno delle “nubi lenticolari”, così chiamate per la loro particolare forma a lente. “Solo” gli incendi di una zona che, da Milano, dista un’oretta o poco più. Perché sono proprio le particolari condizioni meteorologiche e l’orografia dei rilievi montuosi, a modellare un flusso d’aria capace di creare queste ondulazioni, colorate come se fossero passate dalla fantasia di un pittore.