Il piano per trasformare il Checkpoint Charlie, simbolo di Berlino e della Guerra Fredda

Lo storico simbolo della Guerra Fredda diventerà una piazza con annesso museo: il progetto di riqualificazione di Berlino

Possiamo dire addio al Checkpoint Charlie, perlomeno così come possiamo ammirarlo oggi. La città di Berlino ha infatti in progetto una radicale opera di riqualificazione della zona, volta a trasformarla in una piazza pubblica con annesso un museo che ripercorrerà la storia della Guerra Fredda. Quali sono i cambiamenti previsti per i prossimi anni?

Attualmente il progetto è in fase di approvazione. L’iniziativa, promossa dal governo nei giorni scorsi, sarà vagliata dal parlamento nei prossimi mesi e verrà votata presumibilmente entro febbraio 2020. Non è invece ancora stata stabilita una data per l’inizio dei lavori di riqualificazione urbana, né si conoscono i dettagli dell’opera. Secondo quanto diramato dai media locali, i cambiamenti saranno comunque notevoli. L’intera area in cui risiede il Checkpoint Charlie verrà trasformata in una piazza pubblica dove troveranno spazio un museo dedicato alla Guerra Fredda e un blocco residenziale con circa 300 nuovi appartamenti.

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Il Checkpoint Charlie dal versante orientale – Ph. movingmoods (iStock)

Non è la prima volta che le autorità riflettono sull’opportunità di dare nuova vita a questa zona di Berlino, ma finora i vari progetti proposti avevano sempre suscitato grandi polemiche. Come quando, appena un anno fa, la città respinse l’idea di costruire un grattacielo ad uso commerciale e una nuova sede dell’Hard Rock Hotel. Da tempo è però emersa l’esigenza di dare un giro di vite alla situazione attuale: il Checkpoint Charlie attira numerosi turisti ed è diventato un punto sovraffollato e molto disordinato, tanto che i cittadini lo chiamano in maniera derisoria la “Disneyland storica di Berlino”.

Inoltre, proprio il mese scorso le autorità hanno introdotto un’ordinanza volta ad impedire a finti militari in uniforme (rigorosamente finta anch’essa) di accalappiare i turisti convincendoli a scattarsi foto ricordo in loro compagnia, ovviamente a pagamento.

Il Checkpoint Charlie, dunque, smetterà di esistere. In realtà questo storico posto di blocco, costruito sulla scia del Muro di Berlino per permettere il collegamento del quartiere statunitense e di quello sovietico, non è affatto quello originale. Il casotto bianco che possiamo ammirare oggi è una fedele ricostruzione inaugurata nel 2000 e ben presto diventata una vera e propria attrazione turistica. La struttura originaria è stata spostata nel 1990, subito dopo la caduta del Muro, all’interno dell’Alliierten Museum – il Museo degli Alleati – dove lo si può ammirare tutt’oggi assieme a numerose altre testimonianze dell’impegno dei militari alleati durante il periodo della Guerra Fredda.

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Il Checkpoint Charlie dal versante occidentale – Ph. SeanPavonePhoto (iStock)