Brexit, il Regno Unito ha già cambiato i passaporti?

Nonostante il rinvio di sei mesi per la Brexit, l'uscita del Regno Unito dall'UE, circolano già nuovi passaporti inglesi senza la scritta European Union

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SiViaggia

Redazione

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La Brexit non è ancora effettiva ma sui nuovi passaporti è già stata tolta la dicitura “European Union”, tra i commenti delusi dei cittadini britannici.

I nuovi passaporti erano già stati preparati per il 29 marzo 2019, data ufficiale di uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea e, nonostante la situazione sia ancora molto incerta, sono già stati rilasciati. Durante questi mesi di cambiamento da parte del Governo britannico la macchina burocratica non è stata fermata e il 30 marzo sono stati introdotti alcuni dei nuovi passaporti. Il prossimo passo potrebbe essere il ritorno alla vecchia grafica con la scritta in blu scuro.

La scritta non è stata eliminata in tutti i documenti, in questo senso è emblematico il caso di una coppia che ha richiesto il passaporto lo stesso giorno ma ne ha ricevuti due diversi, uno con la scritta “European Union” e l’altro senza. A questo proposito gli uffici governativi hanno specificato che continueranno ad essere rilasciate anche le vecchie stampe, fino a esaurimento scorte. Non ci saranno, però, differenze per i cittadini con le diverse tipologie, entrambe  saranno ugualmente valide per viaggiare.

Questa notizia ha trovato ampio spazio su Twitter, dove non mancano i commenti indignati, come quello di Susan Hindle Barone, dichiaratamente pro “remain” che ha twittato una foto dei due passaporti con la frase: “Sono davvvero inorridita. Ho ritirato oggi il mio nuovo passaporto, quello vecchio scade nei prossimi mesi. Trova le differenze”.

Altri utenti hanno postato le foto della copertina del loro documento (senza dati personali), dove è ancora presente la dicitura “European Union”. Santi Sumartojo, ad esempio, l 5 aprile ha commentato:  “Il nuovo passaporto di mia figlia è arrivato questa settimana, ancora color borgogna e con la scritta EU. Quando dovrò rinnovare quello di mio figlio nei prossimi mesi potrebbe essere diverso”.

Il dibattito non è finito qui perché una delle risposte in tipico stile british a Susan è stata quella di Andy Overs che ha scritto: “Hey Susan, abbiamo votato qualche anno fa e la maggioranza dei cittadini britannici ha deciso di uscire dall’Unione Europea. La ragione per cui il tuo passaporto non ha la scritta European Union è perché non ne faremo più parte. Sentiti libera di richiederlo in un altro degli Stati membri se è così importante.”

Come emerge dai tweet citati sulla Brexit c’è ancora poca chiarezza da parte del Governo stesso ed è sicuramente è un argomento che divide i cittadini britannici. Secondo le ultime notizie, l’Europa ha concesso al Governo di Theresa May altri sei mesi di tempo per risolvere la situazione. La data finale entro cui dovrà essere presentato un piano definitivo a Bruxelles, è il 31 ottobre, per cui si parla già di Brexit di Halloween, con una clausola che prevede un incontro a giugno per “fare il punto”. Tutte le opzioni rimangono aperte, dal no deal a un nuovo referendum, ma per il momento non è obbligatorio il passaporto per entrare nel Regno Unito, senza nessun visto d’ingresso, secondo l’ultimo documento pubblicato Ambasciata d’Italia a Londra.

Una delle domande più frequenti riguarda appunto quali documenti siano necessari per entrare nel Regno Unito. A questo proposito è stato chiarito che per un soggiorno di massimo 3 mesi, anche dopo l’uscita dall’UE e fino a dicembre 2020 continueranno a valere i passaporti europei biometrici e le carte d’identità nazionali cartacee, meglio se elettroniche. Eventuali cambiamenti avverranno solo dopo il 1 gennaio 2021. Per periodi più lunghi, fino ad un massimo di 36 mesi per motivi di lavoro o studio, è richiesta in aggiunta ai documenti, anche la domanda di Temporary Leave to Remain.