In Brasile è in progetto una nuova Cancun per attirare turisti

Il presidente Bolsonaro ha in mente di trasformare una delle ultime riserve naturali brasiliane in una meta turistica

Presto il Brasile potrebbe arricchirsi di una nuova area turistica, che nell’idea del presidente Jair Bolsonaro diventerà una delle mete più apprezzate da chi ha intenzione di visitare il Paese.

E già si parla di una “Cancun brasiliana”, che rivela almeno a grandi linee quali sono i progetti (molto criticati) per trasformare una delle più belle riserve naturali del mondo.

Sono già alcuni mesi che il presidente del Brasile spinge sulla realizzazione di un complesso turistico che ricordi da vicino quello di Cancun, la famosa città messicana che, grazie ai suoi hotel e alle sue magnifiche spiagge, è diventata un punto di riferimento per gli amanti del mare e della movida. Negli ultimi giorni, le indiscrezioni sul progetto della “nuova Cancun” si sono fatte sempre più bollenti e si sono arricchite di nuovi dettagli. A quanto pare, l’area prescelta da Bolsonaro per quello che dovrà diventare il propulsore dell’economia brasiliana è una riserva naturale compresa nella zona tra Rio de Janeiro e San Paolo.

baia di angra
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La baia di Angra

La stazione ecologica di Tamoios, creata nel 1990, sorge su un territorio ancora vergine che si affaccia sull’oceano Atlantico, all’interno della baia di Angra dos Reis, e comprende 29 isole e isolotti a poca distanza dalla costa. Si tratta di una zona di importanza vitale per l’ecosistema dell’intera foresta pluviale: è questa riserva naturale, particolarmente fertile, a contribuire per la maggior parte al resto della flora e della fauna della regione. Per questo motivo, attorno al parco di Tamoios si sono strette le maglie della legge, per proteggere i delicati equilibri che vi dominano. Non vi si può entrare liberamente, né tantomeno pescare o ancorare la propria barca nei pressi della costa.

brasile
Fonte: 123rf
La baia di Angra

Bolsonaro sta però lavorando per far sì che i severi regolamenti a tutela dell’ambiente vengano meno, affinché possa finalmente iniziare i lavori di costruzione della nuova “Cancun brasiliana”. A quanto pare, ci sarebbero già diversi investitori da Giappone, Israele ed Emirati Arabi interessati a versare milioni per creare il nuovo polo turistico. Ma non tutti sono felici di questa iniziativa, a partire dagli attivisti che desiderano proteggere questo piccolo paradiso terrestre. La baia di Angra, Ilha Grande e la città coloniale di Paraty sono infatti stati inseriti nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’UNESCO, come le ultime vestigia della vecchia foresta pluviale che un tempo occupava quasi l’intero Brasile.

Fino ad oggi, in queste splendide località selvagge è stata comunque permessa una forma di turismo sostenibile, gestita dalle autorità del posto in collaborazione con gruppi di ambientalisti. Qualora il piano di Bolsonaro dovesse andare in porto, il flusso di turisti potrebbe addirittura quadruplicare, andando a rovinare in maniera irreversibile il patrimonio naturalistico della regione.

Paraty
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La città di Paraty