Tra arte e natura: le Dolomiti diventano un museo en plein air

10 opere d'arte, inaspettate e meravigliose, da scoprire con una passeggiata tra percorsi e sentieri suggestivi della Val Badia

Non ci sono visite guidate, né tanto meno percorsi obbligati da seguire: si passeggia tra le meraviglie delle Dolomiti per scoprire 10 opere di land art posizionate tra la natura autentica e incontaminata. Visibili fino al 12 settembre, questi capolavori, sono i vincitori del concorso internazionale di land art Smach –  Constellation of art, culture & history in the Dolomites. Si tratta di installazioni site-specific che hanno trasformato, alcune delle aree protette della catena alpina, in un museo a cielo aperto.

Accessibili esclusivamente a piedi, le opere d’arte consentono di entrare in punta di piedi all’interno di un universo inedito che fonde arte e natura, e che promuove e rispetta uno dei patrimoni naturali più importanti del nostro Paese.

La manifestazione vuole aprire un dialogo duraturo, attraverso la land art, tra la bellezza dell’arte e quella della natura. Per immergersi appieno in questa visione suggestiva, magica e affascinante, è possibile passeggiare o fare trekking in alta badia per scoprire, e toccare con mano le opere vincenti del concorso che sono state selezionate tra 1061 progetti inviati da 72 Paesi di tutto il mondo.

Dimitrii Khramov e Maria Khramova
Fonte: Ufficio Stampa/Ph. Gustav Willeit
Dimitrii Khramov e Maria Khramova, “MAMA “

Scendendo da La Crusc, verso i vivaci Prati d’Armentara, si notano quattro strutture cubiche sul prato che formano la parola Mama. L’opera segue le leggi del vento: è lui che soffiando muove i fili e rende quella parola più o meno leggibile. Un’opera d’arte, questa intima e personale che gli artisti russi Dimitrii Khramov e Maria Khramova hanno voluto dedicare alla madre scomparsa a causa del Covid-19.

Fragilità, è questo che si percepisce in questa opera pregna di significato, perché è questo il tema della mostra a cielo aperto che ha preso vita in Val Badia. Gli artisti sono stati invitati a innescare un dialogo tra la natura e tematiche sociali attuali.

Alice Cecchini & Roman Joliy, "La casa della narrativa"
Fonte: Ufficio Stampa/Ph. Gustav Willeit
Alice Cecchini & Roman Joliy, “La casa della narrativa”

Un progetto locale, che vuole promuovere la cultura del territorio dolomitico, le sue tradizioni e la storia, ma che al contempo guarda al mondo in tutta la sua globalità. L’obiettivo ultimo di Smach, del resto, è quello di promuovere attraverso l’arte una visione di futuro sostenibile e condiviso.

Proseguendo in Val dl’Ert, inoltre, sarà possibile scoprire tutte le opere dell’Art Park in una collezione permanente che si arricchisce ogni volta acquisendo alcune delle opere più significative che hanno partecipato alle edizioni precedenti di Smach.

Andrea Ventimiglia & Alessandro Zotta | "2035"
Fonte: Ufficio Stampa/Ph. Gustav Willeit
Andrea Ventimiglia & Alessandro Zotta, | “2035”