Arriva l’ok per l’apertura dei corridoi turistici

Ad annunciarlo è il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che ha finalmente avuto il benestare dal minisro della Salute

Arrivano notizie buonissime per quanto riguarda i viaggi verso i Paesi extra UE. Non solo sono cambiate le regole di ingresso in Italia ed è aumentato il numero dei Paesi in cui possiamo viaggiare anche per turismo. Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha infatti annunciato che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dato (finalmente) l’ok per aprire dei corridoi turistici verso mete paradisiache.

Ho avuto da Speranza l’ok per l’apertura dei corridoi turistici verso Maldive, Seychelles e altri Paesi, perché il turismo è anche uscire e non solo far venire gli stranieri in Italia“, così ha affermato Garavaglia in occasione della visita al ‘Supersalone’, l’edizione speciale del Salone del Mobile di Milano.

Si fa sempre più concreta, perciò, l’ipotesi di riuscire ad aprire una serie di corrodi turistici verso le mete più ricercate di lungo e medio raggio. E, a tal proposito, il ministro del Turismo ha suggerito di utilizzare collegamenti con voli Covid tested, con l’adozione obbligatoria di polizze assicurative specifiche e il rispetto anche nelle strutture ricettive dei protocolli Covid applicati in Italia.

Sui tempi di attivazione, altro punto fondamentale del provvedimento, il ministro ha aggiunto: “Mi auguro che sarà operativo al più presto”.

Del resto già un po’ di tempo fa il ministero del Turismo aveva chiesto la possibilità di ripristinare i corridoi con il Mar Rosso (il governo egiziano ha garantito la totale vaccinazione degli operatori turistici dell’area), le Maldive, le Seychelles, Mauritius, Zanzibar, Repubblica Dominicana e Aruba.

Garavaglia ha infine aggiunto che il “Supersalone è un segnale di ripresa non scontato. Quando ci siamo mossi con il collega Giorgetti, ad aprile, per garantire l’apertura della Fiera, non era un risultato scontato. Ci vogliono mesi e mesi per preparare un evento come questo. Fortunatamente, adesso siamo qui, contenti. È stata una bella cosa“.

Una buona nuova, quindi, per le agenzie di viaggi e per i tour operator coinvolti nel turismo outgoing, ma anche per tutti coloro che sognano di tornare (o di esplorare per la prima volta) dei veri e propri paradisi in Terra come le Maldive e le Seychelles.

“Come noto”, ricorda ASTOI, l’Associazione dei tour operator in Italia, in una nota stampa, “in Italia gli spostamenti per turismo verso i Paesi della lista E sono consentiti esclusivamente per giustificati motivi oggettivi e, quindi, sono vietati per motivi di turismo. Ciò non accade negli altri Paesi Europei che non pongono simili divieti ma diramano semmai raccomandazioni di viaggio assimilabili a quelle pubblicate dal nostro Ministero degli Affari Esteri”.

E prosegue: “I Paesi membri, nella loro quasi totalità (si vedano solo a titolo di esempio Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Polonia, Paesi Bassi, Austria), adottano criteri che consentono comunque ai cittadini di viaggiare verso mete extra UE/Schengen di interesse turistico. Le modalità adottate dagli altri Paesi europei che, a differenza dell’Italia, non pongono divieti tout court, sono perfettamente in linea con la necessità di garantire gli spostamenti in sicurezza: l’adozione del Green Pass Europeo, le campagne di vaccinazione che hanno raggiunto gran parte della popolazione e l’ingresso in tutti i Paesi del mondo consentito esclusivamente con la presentazione di un test negativo hanno portato gli altri Paesi membri ad evolvere la propria posizione in base al mutato scenario“.

L’ASTOI infine ricorda anche che: “Le mete extra- Schengen nel nostro Paese sono chiuse per decreto da ben 17 mesi ma, come sappiamo, gli italiani le raggiungono ugualmente violando le disposizioni del decreto e partendo senza alcun controllo sia da aeroporti italiani – attraverso prenotazioni “fai da te” che non vengono gestite da tour operator e agenzie – sia da aeroporti di altri Paesi europei”.

Secondo i dati dell’Associazione, solo ad agosto 2021 alle Maldive sono stati oltre 2000 gli italiani che hanno trascorso le vacanze “non ufficialmente”. Sono stati dieci volte tanti i turisti tedeschi o francesi che, invece, ci sono stati regolarmente perché nei loro Paesi sono stati già creati i corridoi turistici. “Lasciare inalterato l’attuale quadro normativo da un lato comporta un danno economico insostenibile a carico di aziende italiane, che pagano le tasse in Italia ed impiegano personale italiano”, spiega ASTOI, “e dall’altro significa avvantaggiare i competitor europei e internazionali che possono operare sul mercato italiano; in altre parole, significa decretare la fine di un intero comparto”. Ricordiamo che il turismo in Italia vale circa il 7,0% del PIL dando lavoro a 1,7 milioni di persone (dati WTTC).

Non resta che aspettare l’apertura dei corridoi turistici da e per l’Italia e scoprire verso quali Paesi sarà di nuovo possibile viaggiare per lasciarsi andare a una vacanza non solo all’insegna della sicurezza, ma anche da sogno e in luoghi che entrano dritti nel cuore.