Alberghi: tutti gli extra preferiti dai turisti

Un hotel è sinonimo di servizi e i clienti italiani sono particolarmente esigenti

L’hotel è un po’ come l’auto. Nei cartelloni pubblicitari o negli spot televisivi, ha un prezzo decisamente allettante. Ma poi, al momento di saldare il conto e di stipulare il contratto si scopre che l’ammontare da pagare per entrare in possesso della nostra cara auto è molto diverso da quello, interessantissimo, che ci aveva convinti all’acquisto. Insomma ci si sente frustrati dagli optional.
L’analogia con l’auto calza a pennello per gli alberghi. Una recente indagine condotta condotta da Hotels.com su un campione di 1.815 viaggiatori di tutto il mondo ha evidenziato che gli italiani nutrono una forte antipatia per tutti quei beni e servizi non compresi nel prezzo base di una camera. A buon intenditore poche parole.

Intanto i viaggiatori italiani che vanno in albergo sono ormai avvezzi alle mille diavolerie elettroniche delle telecomunicazioni. Le infilano nelle borse anche quando partono per il mare o la montagna. Affascinati dal telefonino come nessun altro paese al mondo – le più recenti indagini descrivono il mercato dei cellulari in Italia come un settore che non conosce crisi – gli italiani si sono innamorati di laptop e smartphone, diventati ormai come lo spazzolino da denti: personali e indispensabili. Di fronte a questo cambiamento antropologico non sempre le strutture alberghiere si adeguano alle esigenze del nuovo homo tecnologicus che non tollera che gli si addebiti le spese di connessione a internet come spesa extra. Per quasi tre italiani su quattro (72%) dovrebbe essere gratuita.

La scelta di una sistemazione in albergo la dice lunga sulla voglia di extra che hanno gli italiani. Un hotel è sinonimo di servizi e i clienti italiani sono particolarmente esigenti. Quasi sei connazionali su cento (57%) si aspetta di trovare in bagno prodotti da toilette: dal sapone al dentifricio. Ma non solo. Per il 53%, anche la colazione dovrebbe essere inclusa nel prezzo.

Inoltre, dopo aver soddisfatto quelle necessità di igiene personale, gli italiani innalzano il proprio livello di esigenza anche negli svaghi. Tre su quattro vorrebbero trovare in camera qualcosa da leggere, come libri e riviste, esigenza insolita visto che le statistiche ufficiali continuano a sciorinare dati alquanto desolanti. Secondo fonti Istat, nel 2009, il 45,1% della popolazione di 6 anni e più (oltre 25 milioni e 300 mila persone) dichiara di aver letto almeno un libro. Da dove viene questo raptus di lettura in albergo? Forse è l’effetto benefico della brezza marina?

Per molti sarebbe anche gradita la presenza di un minibar con prodotti più sani. Magari frutta fresca e snack salutari (37%) o drink ipocalorici (21%), invece delle solite noccioline e patatine fritte. Ma gli eventuali costi extra non sono le uniche sorprese di un soggiorno in albergo. Chi trova un frigobar in camera non resiste alla tentazione di dare un’occhiata al suo contenuto. Vi si possono trovare prodotti davvero sorprendenti: dalla confezione di aringhe al pacchetto di preservativi.