Ragusa, dopo “Montalbano” è il set della fiction “Màkari”

Le riprese della fiction Tv spaziano dalla magnifica piazza Duomo fin sopra l'intera città, patria del Barocco siciliano

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Tra i bellissimi scorci siciliani mostrati nella serie Tv “Màkari” c’è anche Ragusa. Nell’episodio “La regola dello svantaggio”, i protagonisti della storia fanno un viaggio in Sicilia e, insieme a luoghi di grande fascino come Segesta, Mozia e le saline di Marsala, c’è anche Ragusa.

Le riprese della fiction spaziano dalla magnifica piazza Duomo fin sopra l’intera città, famosa per essere la patria del Barocco siciliano. Dopo essere stata per anni protagonista delle avventure di “Il Commissario Montalbano“, Ragusa Ibla, la parte più antica e più iconica della città, con la sue piazze, le su strade e i suoi scorci mozzafiato, torna al centro del piccolo schermo. E, talvolta, ci si aspetta che da un momento all’altro spunti Salvo (Montalbano, il commissario di Vigàta) e che incroci Saverio Lamanna (il giornalista-detective protagonista di “Màkari”).

Nel terzo episodio di “Màkari”, “È solo un sogno”, c’è persino una citazione che fa riferimento a Montalbano e all’autore dei romanzi da cui sono tratti gli episodi della serie televisiva, Andrea Camilleri. Saverio s’accorge che suo padre non sta leggendo il suo libro appena pubblicato, al che gli risponde: “Dovevo finire ancora il libro di Camilleri, che fa u lasciava a metà?!”.

Spesso la fiction “Màkari” viene paragonata al Commissario Montalbano per la forte presenza della Sicilia nelle immagini. L’idea di trattare il paesaggio siciliano come uno dei protagonisti della storia è stata un’intuizione di Alberto Sironi, il grande regista di Montalbano scomparso nel 2019 che ha scelto di svuotare le strade della cittadina immaginaria di Vigàta e si porre in primo piano la bellezza della Sicilia orientale per raccontare le vicende narrate da Andrea Camilleri.

Allo stesso modo, Michele Soavi, regista di “Màkari”, ha scelto i colori di San Vito lo Capo, di Scopello, di Castellammare del Golfo e della Riserva dello Zingaro, quelli che chiamano i “Caraibi siciliani”, per ambientarvi la fiction RAI che è un vero e proprio spot della Sicilia. In termini di visibilità, promozione e attrattività, le immagini panoramiche, gli scorci mozzafiato e le ambientazioni di questa zona parlano da sole.

Questo lembo di costa siciliana è uno dei pochissimi tratti rimasti praticamente incontaminati, merito del fatto che la Riserva naturale orientata dello Zingaro è stata la prima riserva a essere istituita in Sicilia con sette chilometri di costa e circa 1.700 ettari di natura incontaminata.

Le indagini di Saverio Lamanna si svolgono tra alcuni dei luoghi più iconici della provincia di Trapani, come la tonnara di Scopello, il borgo marinaro di Macari, la riserva dello Zingaro e ora anche il centro storico di Ragusa.

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Così, se vent’anni fa, Vigàta, Montelusa, Marinella sono diventati i luoghi di Montalbano dando vita a un nuovo tipo di turismo, ora la Sicilia propone anche i luoghi di “Màkari”.

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Fonte: 123RF
Uno scorcio mozzafiato di Ragusa Ibla