Abruzzo, la migliore regione per gli itinerari cicloturistici

L’Abruzzo è una regione dagli splendidi contrasti, da scoprire in bicicletta

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Anche il “Time” consiglia ai propri lettori di visitare l’Abruzzo, lasciando perdere le regioni d’Italia più affollate, così come la “CNN” che lo considera perfetto per chi è alla ricerca di una nuova destinazione. Negli ultimi anni l’Abruzzo è stato scoperto come meta delle vacanze non soltanto da noi italiani, ma anche da molti turisti internazionali.

Una regione rimasta un po’ fuori dalle mappe turistiche, oggi l’Abruzzo sta velocemente riguadagnando terreno, mostrando al mondo le meraviglie che può offrire.

L’Abruzzo è una regione dagli splendidi contrasti. I parchi nazionali e le riserve naturali si alternano ai borghi medievali e rinascimentali, e città ricche di storia, come L’Aquila, s’accompagnano a insolite località di mare. Basti pensare alla Costa dei trabocchi, patrimonio Unesco, con le sue calette e i tradizionali pontili usati un tempo dai pescatori.

Ed è proprio lungo questa costa che sta nascendo uno dei progetti più importanti per lo sviluppo del turismo abruzzese. A raccontarlo a SiViaggia è stato Mauro Febbo, assessore alle attività produttive, turismo, cultura e spettacolo della regione Abruzzo, incontrato in occasione della Borsa internazionale del turismo (Bit) che si è svolta a Milano. “Stiamo investendo molto sul cicloturismo”, ha spiegato Febbo. “Lungo la costa abbiamo realizzato una pista lunga 130 chilometri dove il tratto più importante è quello dei trabocchi, lungo un ex tracciato ferroviario, dove la costa è frastagliata e unica, con riserve naturali ma soprattutto con queste particolari strutture usate un tempo dai pescatori”.

Questo tratto di litorale si estende lungo la costa della provincia di Chieti, sul Mare Adriatico. La sua particolarità? Splendide spiagge che non sono mai troppo affollate, ma anche caratteristici trabocchi che punteggiano il panorama. Queste macchine da pesca sorgono su palafitte e sono di origine molto antica, alcuni addirittura al medioevo. Ne esistono a decine, e sono senza dubbio una delle peculiarità abruzzesi. Su alcune di queste palafitte oggi sono nati degli ottimi ristoranti, dove poter mangiare ammirando uno spettacolo fantastico.

Per chi ama la vacanza attiva, però, ci sono piste ciclabili che corrono anche nell’entroterra, lungo i cammini, i “tratturi” ovvero i sentieri percorsi dai greggi e dai loro pastori e i sentieri culturali, grazie ai quali si possono visitare eremi, castelli, borghi e le antiche “pagliare” ovvero i piccoli abitati frequentati già nel Medioevo che servivano da ricovero e deposito del fieno per i contadini.