Le linee ferroviarie minori da percorrere in Italia

Intervista a Fabio Bertino, autore di "Binari", una raccolta di racconti di viaggi a bordo dei treni di linea minori che attraversano l’Italia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Tra migliaia di chilometri di linee ferroviarie in Italia, ce ne sono alcune meritano un viaggio. A bordo di un treno (a bassa velocità), si possono scoprire territori inediti e luoghi meravigliosi da un punto di vista unico: il finestrino della carrozza.

Oltre ai pittoreschi treni storici, che partono in alcuni periodi dell’anno, magari con carrozze d’epoca e locomotive a vapore, ce ne sono alcuni che non si fermano mai. Si tratta di quei treni locali sui quali si può partire ogni giorno, convogli che s’insinuano nell’entroterra della nostra Penisola, che superano ponti e gallerie d’incredibile ingegneria, che sfiorano piccoli borghi e che regalano panorami mozzafiato.

Li ha raccontati in un libro intitolato “Binari”, Fabio Bertino, in una raccolta di racconti di viaggi a bordo di quei treni che corrono lungo le ferrovie minori del Belpaese. Nel libro, Bertino racconta le tappe degli itinerari più belli da percorrere sulle rotaie, simbolo di un tipo di turismo “slow” e “green”, come piace ora, attraverso itinerari nati non a scopi turistici ma che, di fatto, lo sono.

Circumetnea-sicilia
Fonte: 123rf
La Circumetnea in Sicilia

“Ho raccontato dei miei viaggi in treno con la speranza di ispirare altre persone, si trovano informazioni, descrizioni dei luoghi e le mie esperienze, è una via di mezzo tra un racconto di viaggio e una guida”, ha spiegato l’autore in una recente intervista a SiViaggia.

Cosa ti ha spinto a scrivere il libro?

“Io amo viaggiare in treno, trovo che sia il modo più bello per muoversi. La storia delle linee che racconto nel libro è la storia del nostro territorio e dell’Italia, come per esempio la linea Cuneo-Ventimiglia, importantissima sia durante la Prima sia durante la Seconda Guerra Mondiale per i rapporti tra Italia e Francia. È detta Ferrovia delle meraviglie perché dal punto di vista paesaggistico è spettacolare. Oltre all’aspetto storico c’è anche un aspetto sociale: queste linee minori mantengono i collegamenti tra i piccoli centri e li tengono vivi e poi c’è l’aspetto umano perché con nessun altro mezzo di trasporto le persone sono portare a familiarizzare con gli altri, anche sconosciuti, come su un treno”.

Naturalmente c’è anche l’aspetto turistico…

“Assolutamente. Io per primo ho scoperto dei piccoli gioielli che magari conoscevo solo di nome in quell’Italia che definirei di provincia. Per esempio, la ferrovia Viterbo-Attigliano-Orte che attraversa la Tuscia: il centro storico di Viterbo è stupendo, Orte è stupenda e si scoprono inaspettatamente dei veri gioielli facendo anche degli incontri interessanti, come racconto nel libro”.

ferrovia meraviglie luoghi FAI
Fonte: FAI
La ferrovia Cuneo-Ventimiglia

Se dovessi consigliare un itinerario imperdibile da percorrere in treno, quale sarebbe?

“Me ne vengono in mentre almeno due, al Sud: la Circumetnea, in Sicilia, e la Bari-Matera. Su entrambe le linee ci sono delle fermate intermedie che sono una meraviglia. Ma c’è anche la Macomer-Nuoro, che è una linea eccezionale perché attraversa il cuore della Sardegna, la Barbagia e alcuni luoghi, conosciuti e non. Non sono linee propriamente turistiche, tanto che io racconto anche le avventure che mi sono capitate, ma che riservano delle sorprese, tanto più che le può percorrere chiunque e in qualunque momento. Rispetto ai treni turistici che viaggiano solo in certi periodi dell’anno, infatti, di questi ce ne sono diversi durante il giorno perché sono treni di linea, ci si può organizzare in base ai propri orari e al proprio itinerario, fermandosi nelle varie tappe, anche a dormire, ripartendo comodamente il giorno successivo”.

Binari
Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane

Quali degli itinerari raccontati sono i più panoramici?

“Sicuramente la Circumetnea: il percorso intorno all’Etna e alle sciare è uno spettacolo della natura, da fare soprattutto d’estate quando si può ammirare anche il mare. Poi all’estremo Nord, la Ferrovia delle meraviglie e infine la Domodossola-Locarno che attraversa le Centovalli, da fare soprattutto nel periodo del foliage. Essendo treni di linea frequentati da studenti e da pendolari, tra l’altro, sono perfetti anche per le famiglie. Le località che toccano sono poco conosciute e lo scopo del mio racconto e del mio libro è proprio quello di farle conoscere”.

Treno del foliage
Fonte: iStock
La ferrovia delle Centovalli durante il foliage autunnale