Viaggio in Prima classe: i consigli degli assistenti di volo

È possibile spendere poco (o niente) per viaggiare nella Prima classe di un aereo? Ce lo spiegano gli assistenti di volo

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Serena Proietti Colonna

Travel blogger

PhD in Psicologia Cognitiva, Travel Blogger, Coordinatrice di Viaggio e Redattrice Web di turismo, una vita fatta di viaggi, scrittura e persone

Tutti vorrebbero fare un viaggio in aereo in Prima o in classe Business, ma purtroppo non sempre possiamo permettercelo. La buona notizia, però, è che alle volte può capitare di farlo gratuitamente. E se vi state chiedendo come ci ha pensato Fodor’s, un noto editore di informazioni turistiche e di viaggio in lingua inglese, che ha intervistato un’assistente di volo con 10 anni di carriera alle spalle proprio su questo argomento.

Imparare a essere flessibili

Il primo modo per ottenere un posto in Prima classe in maniera gratuita è imparando a essere flessibili. Chi viaggia spesso, infatti, è a conoscenza che in aeroporto possa capitare di sentire annunci che cercano persone disponibili a prendere un volo successivo perché quello in partenza è in overbooking, ovvero quelle situazioni in cui vengono accettate prenotazioni al di sopra delle capacità effettive dell’aeromobile.

Quando succedono queste cose, le compagnie sono costrette ad affidarsi ai volontari poiché obbligando qualcuno a rinunciare a un volo subirebbero multe salate e anche la restituzione dei soldi al passeggero. Ciò vuol dire che quando si apre uno scenario come questo si è assolutamente liberi di negoziare alcuni vantaggi aggiuntivi, come un upgrade gratuito alla Prima classe.

Attenzioni agli sconti giornalieri

Il suggerimento che vi stiamo per dare non permette di fare un viaggio in Prima classe in maniera gratuita, ma sicuramente consente di ottenere un upgrade per costi davvero irrisori.

Le compagnie aeree, infatti, portano le persone dal punto A a quello B, ma allo stesso tempo devono anche fare soldi. Se il giorno della partenza del proprio volo sono ancora disponibili posti in Prima classe, le compagnie aeree preferiscono venderli con uno sconto importantissimo invece che darli gratuitamente ai propri frequent flyer. In questi casi, durante il check-in è necessario fare attenzione agli eventuali (e notevoli) sconti giornalieri.

Aderire ai programmi al programma frequent flyer

Per la maggior parte delle compagnie aeree l’adesione al programma frequent flyer si può fare a titolo completamente gratuito. Certo, c’è bisogno di tempo e di macinare miglia per ottenere i massimi benefit possibili, ma già dai primi tempi è possibile essere premiati con posti gratuiti in Prima classe al momento della partenza.

La buona notizia, inoltre, è che le miglia per i vari vantaggi a disposizione si possono guadagnare anche grazie agli acquisti quotidiani.

Essere gentili

Infine, il consiglio che in realtà dovrebbe essere una vera e propria regola: essere gentili. Come ha raccontato l’assistente di volo, la gentilezza non permetterà sempre di ottenere un upgrade, ma in alcuni casi potrebbe facilitare il processo.

Basta chiedere le cose “per favore” e dire “grazie”, o magari regalare dei cioccolatini all’equipaggio. In pochi, infatti, prestano attenzione alle persone che lavorano sia in aeroporto che a bordo dell’aereo. Quando qualcuno lo fa viene premiato – ovviamente se possibile – come segno di apprezzamento.

Come dichiarato dalla hostess: “come membro dell’equipaggio, anche se non sono stata in grado di far volare qualcuno in Prima classe, mi sono assicurata che mangiasse e bevesse proprio come avrebbero fatto dall’altra parte della cabina”.

È bene sapere, tuttavia, che tutto quello di cui vi abbiamo parlato può avvenire solo se ci sono posti extra nelle classi Prima e Business. Inoltre, bisogna essere a conoscenza che la politica della maggior parte delle compagnie aeree non consente al personale di fare un upgrade ai passeggeri senza il pagamento della differenza. Infine, è importante non chiedere mai agli assistenti di volo se è disponibile un “upgrade gratuito”. In questi casi, infatti, la risposta sarà sempre “no”.