Tutto quello che non sapete sul passaporto

Dalla scelta del colore agli standard di sicurezza a quello più potente. Curiosità sul documento più amato dai viaggiatori

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Redazione

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Cosa saremmo noi viaggiatori senza passaporto? Fedele compagno di viaggio e di avventure, per molti sfogliare le sue pagine piene zeppe di timbri e visti, è un vero orgoglio. Ma sapete qual è il più potente? E quando è nato? Scommettiamo che non conoscete tutte le sue curiosità.

Il primo passaporto fu introdotto nel XV secolo dal sovrano inglese Enrico V, che lo concesse ai suoi sudditi per consentire loro, quando viaggiavano fuori dal Paese, di dimostrare la loro identità. Ancora oggi, infatti, nel Regno Unito il passaporto è rilasciato in nome di Sua Maestà la Regina che, tuttavia, non è in possesso di questo documento.

Viaggiando vi sarete sicuramente accorti che il passaporto non è dello stesso colore per tutti, quello degli americani è blu, invece, quello dei Paesi islamici è verde per l’importanza di quel colore nella loro religione. Vi siete mai domandati come mai il passaporto dei Paesi della Comunità Europea, ad eccezione della Croazia, è di colore borgogna? Alcuni ritengono che la scelta sia dovuta ad un passato comunista dell’Europa. Tuttavia, il colore fu scelto nel 1981 dopo una riunione degli stati della Comunità Europea, alla quale non parteciparono i Paesi sovietici dove vi era il comunismo. Altri, invece, pensano che sia dovuto al fatto che il design è stato curato in Francia, rifacendosi al colore del vino della regione di Bordeaux.

Secondo una classifica che viene pubblicata ogni anno nel mese di gennaio –Passport Index– il passaporto più potente del mondo è quello degli Emirati Arabi, che permette di viaggiare in 167 Paesi senza visto, seguito da quello della Germania con 166 Paesi, e un gruppo di Paesi europei, tra cui l’Italia, con 165. Nel 2019, il passaporto meno potente è stato quello dell’Afghanistan, con soli 25 Paesi.

Ogni passaporto deve rispondere ad uno standard di sicurezza che impedisce di falsificarlo. Per questo viene prodotto da aziende specializzate che utilizzano una carta speciale rilegata. Alcuni passaporti possono anche includere ologrammi o un chip elettronico che contiene i dati del possessore ed è incorporato sul retro della copertina.

Il passaporto della Norvegia, invece, hanno una caratteristica che fa sognare. Tra le sue pagine, se illuminate da luce ultravioletta, appare l’aurora boreale. Anche quello canadese rivela immagini particolari, nella parte inferiore delle pagine di quello finlandese, invece, quando viene sfogliato si anima l’immagine di un’alce.