Cosa sono e dove si trovano i crotti: i ritrovi naturali della Valchiavenna

Gli antri naturali delle Alpi svizzere diventanti simbolo di ritrovo e convivialità

Più di un ritrovo: un luogo di convivialità dove incontrarsi, mangiare e bere insieme evocando la tradizione di un tempo, questi sono i crotti.

 Gli studiosi ipotizzano che il nome sia stato coniato dal termine latino crypta o da quello medievale crota, entrambi comunque provenienti da krypta, che indica una grotta.

Ma il crotto è molto più di questo: oggi è universalmente riconosciuto come il luogo di ritrovo delle persone della regione alpina attraversata dai fiumi Liro e Mera.

Alcuni crotti sono aperti al pubblico e sono diventati dei veri e propri ristoranti dove poter assaporare la cucina tipica e genuina della tradizione in un ambiente più che caratteristico. Per omaggiare la tradizione, ogni anno in Valchiavenna viene organizzato il Festival dei crotti, simbolo della tradizione popolare della regione ed evento apprezzato dai turisti di tutto il mondo.

Ma cos’è esattamente un crotto? Si tratta di cantine naturali che si sono formate a seguito di antiche frane. 

Questi massi hanno creato degli antri all’interno dei quali, attraverso le fessure formate dalla caduta irregolare dei sassi, spira il sorel, una corrente d’aria a temperatura costante tiepida d’inverno e fresca d’estate, ideale per la conservazione di prodotti enogastronomici.

Cosa sono e dove si trovano i crotti:
Fonte: gettyimages
Crotti di Valchiavenna – Fonte Getty Images

Questi spiragli di aria corrente, con una temperatura che si aggira attorno ai 10°C, hanno fatto sì che queste grotte naturali venissero usate come luoghi ideali sia per l’invecchiamento del vino che per la stagionatura di salumi e insaccati. Gli abitanti del posto hanno intuito subito il grandissimo potenziale di questi antri naturali e all’interno dei crotti, immersi nel verde dei villaggi, hanno costruito sedili e tavoli in pietra, trasformando quel luogo in un ritrovo dove trascorrere del tempo con gli amici e con la famiglia.

I crotti in Valchiavenna sono privati, alcuni vengono aperti proprio durante il celebre Festival, altri invece sono diventati dei ristoranti dove poter assaporare la cucina tipica del posto. Nella regione alpina si contano quasi un centinaio di crotti sparsi su tutto il territorio. La maggiore diffusione si ha nel comune di Chiavenna, dove se ne contano 18, segue poi Villa di Chiavenna con 14, altri dieci sono sparsi sui maggenghi del versante meridionale.

Gli altri sono dislocati tra Piuro, Samolaco e Dalò: quest’ultimo è particolarmente suggestivo dato che si trova ad un’altitudine di 1149 metri. Altri crotti si trovano a Pratogiano, dove sono adibiti alla conservazione e alla vendita di frutta e verdura e in bassa valle.

Cosa sono e dove si trovano i crotti: