Che cosa sapere sullo Sposalizio del Mare di Cervia

Dal 1445 ogni anno a Cervia si festeggia lo Sposalizio del Mare: una tradizione secolare da scoprire

In Italia esistono molte tradizioni dalle radici antiche, che vengono portate avanti tramite cortei e feste popolari molto sentite.

Ciò succede anche a Cervia, che vanta una festa dalla tradizione secolare: a maggio si tiene infatti lo Sposalizio del Mare, alla sua 574esima edizione. Le date del 2018 hanno fissato la festa da giovedì 10 maggio a domenica 13, in occasione della Festa della Madonna di Fatima.

La festa è basata su una leggenda, a Cervia conosciuta da tutta la popolazione e che vuole l’origine della tradizione nel 1445. In quell’anno Pietro Barbo, vescovo di Cervia, poi divenuto Papa Paolo II, fu sorpreso da una terribile tempesta in mare al suo ritorno da Venezia, il giorno dell’Ascensione. Per placarla, il futuro Papa gettò come dono nelle acque l’anello pastorale, portando in salvo sé stesso e i marinai con lui.

Ogni anno, nel giorno dell’Ascensione (quest’anno il 10 maggio), si ripete la benedizione delle acque e il matrimonio con il mare che bagna Cervia e la Romagna attraverso un rituale che si svolge durante l’intera giornata e che è molto sentito dalla popolazione. Il rito è costituito dal corteo storico dei figuranti di Cervia, che attraversano il centro vecchio della cittadina romagnola, muovendosi verso il Porto. Qui le barche sono pronte ad uscire in mare e ad accompagnare il Vescovo a rinnovare il rito del matrimonio con il mare.

Nella prima parte della Festa, il Vescovo benedice il Mare, le imbarcazioni, i marinai, ringraziando l’Alto Adriatico per i doni che offre, tramite la pesca e il sale che ha reso nel tempo la cittadina di Cervia famosa. Negli ultimi anni viene aggiunto alla tradizionale benedizione anche un pensiero dedicato ai turisti e agli operatori del settore che in estate trascorrono le vacanze in Romagna. Lo Sposalizio ha avuto inoltre nel 1986 un protagonista d’eccezione: Giovanni Paolo II infatti partecipò e benedisse il Mare in prima persona, lanciando l’anello nell’Adriatico.

In seguito alla Benedizione infatti viene buttato l’anello nuziale in mare e alcuni ragazzi cervesi si trovano già pronti a tuffarsi per ripescarlo. Recuperare l’anello è sinonimo di buon augurio e promette fortuna oltre ad essere una trofeo molto conteso tra i giovani.
Di contorno, sono presenti numerosi eventi e attrazioni in programma. C’è la Cursa di Batell, una regata storica con imbarcazioni armate al terzo, c’è il Trofeo dell’anello, una gara di tiro con l’Arco e poi mercatini e spettacoli. Quest’anno poi il programma prevede diverse mostre dedicate al sale e ai suoi colori.