Cosa pensano davvero le hostess quando salite a bordo dell’aereo

Un'assistente di volo rivela i trucchi e i segreti che stanno dietro ai sorrisi di "Benvenuto a bordo!"

Quando la hostess vi accoglie all’ingresso dell’aereo e vi saluta con un grande sorriso, in realtà, in pochi secondi, vi ha già fatto la radiografia dalla testa ai piedi. E si è già fatta un’idea di voi individuando le categorie di passeggeri.

Benché cerchi di essere cortese e di soddisfare ogni vostra richiesta, prima del decollo dell’aereo deve essersi fatta già un’idea di come si comporteranno i passeggeri con cui dovrà volare. Lei vi ha già inquadrati e sa (quasi) tutto di voi: se viaggiate soli, dove andate, se siete sposati o avete qualche problema esistenziale.

Una hostess ha spiegato all’Huffington Post che questo atteggiamento è fondamentale. Serve, per esempio, per capire se può contare su di voi nel caso dovesse accadere qualcosa durante il viaggio. Ma anche se potete essere causa di qualche problema da risolvere. Se un passeggero è sgradevole prima ancora del decollo, per esempio, questa preoccupazione deve essere affrontata prima della partenza. Sennò sono guai. Ecco quali sono i passeggeri-tipo:

Il forzuto
La hostess ha raccontato che, se a bordo c’è un passeggero particolarmente forte e robusto, viene subito individuato come possibile aiutante, quindi si memorizza immediatamente il numero della poltrona e il suo viso.

L’aiutante
Importante è anche individuare se tra i passeggeri ci sono dipendenti delle compagnie aeree, in particolare i membri dell’equipaggio che sono stati addestrati nelle procedure in volo. Queste persone sono una risorsa molto preziosa.

Il disabile
Inoltre, è importante capire al volo se un passeggero ha qualche handicap, se può sedersi vicino all’uscita di sicurezza o se deve stare in prima fila, ma anche se ha bisogno di assistenza.
Naturalmente è fondamentale capire se una persona parla inglese o se capisce ciò che viene detto durante il volo dal personale di bordo o se può leggere il manuale delle istruzioni.

Il malato
Se un passeggero ha l’aspetto malaticcio, è meglio stargli alla larga e avere a che fare con lui il minimo indispensabile.

Il fifone
Così come se uno ha paura di volare e ha bisogno di una parola di conforto, l’assistente di volo lo può aiutare.