Pietra di Bismantova, dove si trova questa montagna magica e sacra

Il suo inconfondibile profilo si staglia nel cuore del Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano: ecco la splendida Pietra di Bismantova

È un alone di sacralità e di magia, quello che circonda l’incantevole panorama della Pietra di Bismantova: possente altopiano roccioso immerso nel paesaggio incontaminato degli Appennini, è un luogo spirituale dalla bellezza incontrastata. A rendere questa meraviglia ancora più affascinante è quel tocco di mistero che si porta dietro da un’infinità di tempo.

La Pietra di Bismantova si trova nel cuore del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ed è un imponente altopiano fitto di lussureggiante vegetazione che si staglia contro il cielo, con le sue pareti scoscese di arenaria grigia che si tuffano nel vuoto. La sommità della Pietra ha un’altezza di ben 1.041 metri dal livello del mare: da quassù si gode un panorama unico al mondo. Forse anche per questo motivo, il luogo è diventato meta per tantissimi escursionisti che vogliono concedersi un’avventura mozzafiato.

Paradiso per gli alpinisti, la Pietra presenta scalate di diversa difficoltà ed è l’ideale sia per gli esperti che per i principianti. Nel corso degli anni è diventata una vera e propria palestra di roccia, e oggi accoglie due vie ferrate che permettono di raggiungere la cima. La più antica è la Via Ferrata alla Pietra di Bismantova, alla quale in tempi recenti si è aggiunta la Via Ferrata Ovest, di più facile accesso anche per chi è alle prime armi. E dopo una lunga scalata, la ricompensa è meravigliosa: dall’alto, lo sguardo si stende per chilometri in un paesaggio verdeggiante circondato da maestose montagne.

Vi sono poi numerosi sentieri che conducono alla vetta, itinerari incantevoli adatti a tutti gli escursionisti che vogliono trascorrere qualche ora nella natura selvaggia. In primavera, la Pietra si trasforma in un meraviglioso coacervo di colori e profumi deliziosi: noccioli e boschi di querce lasciano spazio a ginepri, tigli e orchidee, che fioriscono in un tripudio di fantasia. Non sorprende che, in cotanta bellezza, persino Dante Alighieri abbia trovato ispirazione (mentre si recava da Padova alla Lunigiana): la Pietra di Bismantova viene citata in un passo della Divina Commedia, e si dice che il poeta vi abbia preso spunto per descrivere il monte del Purgatorio.

Ma abbiamo parlato di un monte sacro e quasi magico. Ciò ha a che fare con il suo antico passato, e il suo stesso nome potrebbe essere un indizio: secondo alcuni esperti, Bismantova deriverebbe dall’etrusco man e tae, termini che indicano la pietra scolpita e l’altare per i sacrifici. Un’altra ipotesi riguarda invece la sua origine celtica con il nome Vismentua, che unisce i termini vis, men e tua sino ad indicare la raccolta notturna del vischio, simbolo di un antico culto lunare. Avvicinandoci nel tempo, la sacralità della Pietra di Bismantova è simboleggiata dall’eremo benedettino che riposa ai suoi piedi sin dal XVII secolo.