Monopoli è la meta emergente dove andare quest’estate

Non si tratta della classica meta balneare. Qui si respira la vera Puglia

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

La Puglia è una delle regioni più amate dagli italiani per le loro vacanze e, da qualche anno, anche dagli stranieri che l’hanno finalmente scoperta. Se il New York Times altri prestigiosi media internazionali la consigliano già da anni, elencando posti come Lecce, Alberobello, Gallipoli e persino le isole Tremiti, c’è una località pugliese che ancora deve esplodere di turisti ed è Monopoli.
TripAdvisor l’ha inserita tra le dieci mete emergenti del 2020.

Un grande potenziale per questa perla che viene descritta come una “città portuale, storica e funzionale in parti uguali, Monopoli fa colpo sul visitatore con le chiese e i castelli medievali a strapiombo sull’Adriatico. È anche il sogno di ogni pittore, con pescherecci azzurro intenso che aggiungono un tocco di colore alle mura imbiancate a calce del porto”.

Monopoli è la “città delle 99 contrade”, con uno splendido centro storico d’origine alto-medievale. Deve questo suo soprannome alla divisione in contrade dell’agro: i loro toponimi rievocano antichi casali ora scomparsi, una masseria, una chiesa.

Tutto il centro storico di Monopoli merita una visita: la chiesa di San Leonardo con le sue statue in gesso, la chiesa di Santa Teresa col suo convento, la chiesa del Purgatorio con le mummie di alcuni frati conservate in verticale (motivo per cui è detta anche “chiesa dei Morti in piedi”). Senza dimenticare poi il mare che, con le sue calette e le sue bianche spiagge, è uno dei motivi per cui, d’estate, la città si riempie di turisti.

Un luogo talmente pittoresco da essere stato usato come set di fiction Tv come “La vita promessa”, diretta da Ricky Tognazzi e che vede protagonista Luisa Ranieri, “Un medico in famiglia” con Lino Banfi, “Braccialetti rossi” e di numerosi film, come “Amiche da morire” con Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. Ma ha anche fatto da sfondo ad alcuni matrimoni eccellenti.

Ma il bello di Monopoli è che non si tratta della classica meta balneare. Qui si respira la vera Puglia, quella delle masserie, degli uliveti, dei trulli, degli antichi casali, ma anche delle ville patrizie e delle case coloniche, luoghi vivi e abitati tuttora da contadini e agricoltori e non soltanto belle vetrine per i turisti.

Le masserie fortificate dell’agro di Monopoli risalgono al 1600. Avevano una torre e un ponte levatoio per difendersi. Tra le più belle c’è la Masseria Caramanna che ancora oggi conserva inalterato l’antico nucleo costituito dalla grande torre quadrangolare con il ponte levatoio, il campanile, le feritoie e le caditoie. La Masseria Spina Grande spicca tra le altre per il colore rosso acceso. Questa è bellissima anche all’interno e ospita un piccolo museo contadino. La Masseria Conchia ha un doppio campanile e insieme alla scala imponente danno l’idea della ricchezza e della magnificenza degli antichi proprietari. E, infine, la Masseria Cavallerizza, sorge su una collinetta e fu costruita per ordine di Alfonso di Aragona. Qui venivano allevati i cavalli di Venezia, e proprio nei possedimenti di questa masseria sarebbe nato, da un incrocio tra cavalli locali e arabi, il morello pugliese, razza ottima per la battaglia.

La Monopoli medievale era ricca di villaggi agricoli detti “casali“, poi distrutti o abbandonati per via delle scorrerie delle truppe bizantine contendevano la zona ai Normanni. La chiesa di Sant’Angelo in Francisto, parte di un monastero benedettino femminile attivo fino alla fine del XIV secolo, costituisce l’ultimo resto del grande e antico casale di Frangestro.

Ma d’estate i turisti amano Monopoli anche per il suo mare e il suo litorale unico, fatto di spiagge nascoste nel verde e di scogli a picco sul mare. Uno scenario suggestivo e pieno di anfratti. Alcune spiagge vanno letteralmente scovate, ma ne vale la pena. Come Cala Corvino, una piccola insenatura a Nord di Monopoli che si fa largo in un’alta scogliera. La spiaggia, forse anche per le dimensioni, ridotte non è molto frequentata, il sentiero per raggiungerla non è tanto facilmente percorribile, ma lo scenario vi ripagherà della fatica. O come Cala Monaci, una piccola spiaggia libera la cui scogliera nasconde alcune grotte. O ancora Cala cozze, che si è ricreata soltanto qualche anno fa. Qui l’acqua è a dir poco cristallina e il fondale basso e sabbioso. Perfetta per rimanervi immersi delle ore.