Ascoli Piceno raccontata dalla CNN

Un luogo che brilla di giorno e di notte. Unica testimonianza al mondo di città interamente costruita in travertino, una bellezza scintillante

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Redazione

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La CNN racconta le bellezze di Ascoli Piceno, il capoluogo marchigiano dove storia, arte e natura si fondono e regalano al turista luoghi inaspettati. Due grandi piazze dove la gente del posto si ritrova a sorseggiare un caffè nei bar, chiese secolari e resti antichi risalenti al periodo romano. Ma Ascoli, così come viene descritta dalla tv americana, è diversa dalle altre città: sembra brillare. Di giorno gli edifici brillano alla luce del sole, mentre di notte al chiaro di luna. Torri e portici si riflettono a terra creando giochi luminosi incredibili. Il merito? Del travertino: pietra simile al marmo, che brilla come non mai.

Ascoli Piceno: una Roma in miniatura

I Piceni, che dominarono gran parte delle Marche fino all’Abruzzo, fondarono Ascoli Piceno un secolo prima della nascita di Roma. Ma la testimonianza dei romani (che entrarono in guerra con i Piceni e presero Ascoli) è ancora ben visibile nel cuore della città, dove si trovano chiese costruite su resti di templi romani, archi e capitelli che spuntano da palazzi medievali e rinascimentali, in un mix architettonico unico nel suo genere. Con la presa di Ascoli da parte dei romani, ecco che spunta il travertino: un materiale poroso, quasi elastico, che si forma grazie al sedimento di calcare quando le sorgenti termali depositano minerali di carbonato di calcio, e di cui la zona è ricca.

Ascoli Piceno, ai tempi, era una sorta di “Roma in miniatura“. C’erano templi, un tribunale, strutture termali e una capitale. Piazza San Tommaso, leggermente arrotondata, era l’antico anfiteatro; appena fuori dal centro cittadino si trovano i resti del teatro romano, uno dei pochi edifici antichi sopravvissuti alla trasformazione medievale della città.

Unica città al mondo interamente in travertino

Con la caduta dell’impero romano, Ascoli Piceno viene ricostruita. Nel Medioevo, tuttavia, non utilizzarono nuove pietre, ma, come descritto dalla CNN, “riciclarono gli edifici romani”, utilizzando il travertino tagliato 1000 anni prima per costruire una città moderna. Oggi, le chiese di San Venanzio e di San Gregorio Magno sorgono sul sito di templi romani, incorporandone le pietre nell’edificio. La facciata di San Gregorio Magno lo testimonia, perché incorniciata da due originali colonne corinzie.

Un risparmio di tempo e di denaro, insomma: anziché andare in cava a estrarre del nuovo travertino, hanno riutilizzato ciò che già c’era: la città era diventata “una Manhattan medievale” che, per dirla all’Italiana, potremmo utilizzare l’antico soprannome di “città delle 100 torri“. Anche nel Rinascimento ci fu un restyling, ma l’aspetto di Ascoli non cambiò, rimanendo l’unica città al mondo interamente in travertino, tra le più candide dei borghi bianchi d’Italia. Che si tratti di epoca romana, medievale, rinascimentale o successiva, tutti gli edifici sono realizzati con blocchi pieni di travertino, estratto dai monti intorno ad Ascoli.

Quattro passi nel centro di Ascoli

Il tour di Ascoli Piceno della CNN inizia dal ponte romano, l’accesso alla città. La piazza principale, Piazza del Popolo, è circondata da edifici rinascimentali e di portici con le botteghe medievali. Un lato della piazza è occupato interamente dalla chiesa di San Francesco, che si dice sia uno dei più bei palazzi gotici d’Italia. Su un altro si trova il Palazzo dei Capitani, con la torre. Ecco: questa è la piazza che la CNN ha raccontato come “la piazza che brilla di notte“. Pavimentata interamente in travertino, viene illuminata dai lampioni posizionati ad arte, che creano un gioco di luci magico: “sembra che i portici si fondano nel terreno, i palazzi svettino in cielo e l’intero luogo sia un miraggio luccicante”.