Viaggio attraverso il Perù, alla scoperta dei suoi luoghi magici

Da Lima a Machu Picchu, passando per Nazca, Puno, Cuzco e i luoghi simbolo peruviani

La prima cosa che avverte il viaggiatore appena atterrato a Lima è l’umidità. La capitale del Perù, affacciata sull’Oceano Pacifico, è avvolta per molti giorni l’anno da una nebbia chiamata garua. Non è invitante a prima vista. È una megalopoli di oltre 8 milioni di abitanti assediata da traffico e smog, ma a chi avrà voglia di andare oltre l’apparenza saprà regalare i suoi tesori.

Il cuore della città è Plaza de Armas, dove si affacciano il palazzo del governo e la Basilica Maggiore. Poco lontano c’è la Cattedrale di San Francisco, con le sue catacombe i suoi chiostri dai soffitti in legno e le pareti rivestite di azulejos. Numerosi gli edifici storici, come Casa de Aliga, Casa de Osambela, Casa de Pilatos, Casa de Riva Aguero. Da non perdere il Museo de Oro, il Museo Nacional de Antropologia y Arqueologia e il Museo della Nacion, che ospita tra le altre cose una riproduzione della tomba del Signore di Sipan, ma ce ne sono molti altri. Passeggiate per Miraflores, importante quartiere commerciale affacciato a picco sull’Oceano, e Barranco, centro della movida.

Anche il Parque El Olivar di San Isidro vale una visita, così come il mercado central e il barrio Chino. A Lima potrete gustare le specialità peruviane: ceviche (pesce e frutti di mare marinati), anticuchos (spiedini), papas a la huancaina (patate con salsa di formaggio), chupe de camarones (zuppa di gamberoni) o i piatti della cocina novoandina, stile culinario che punta alla valorizzazione degli ingredienti autoctoni.

Il viaggio prosegue verso Sud, lungo la costa, fino alla baia di Paracas. L’omonimo centro è un piccolo villaggio dal quale partono le escursioni per le Isole Ballestas, una riserva naturale dove si possono ammirare leoni marini, pellicani, cormorani, pinguini, delfini e la candelabra, che non è un animale peruviano ma una figura gigantesca disegnata sulle colline costiere. Sposatandosi verso l’interno in direzione Ica si trova l’oasi di Huacachina, circondata da alte dune di sabbia dove peruviani e turisti praticano sandboarding, ovvero surfano sulle dune con le tavole da snowboard.

A questo punto è la volta di Nazca. A pochi minuti dalla cittadina, sulla pianura di San José, si estendono le linee di Nazca, enormi disegni tracciati “grattando” le pietre in superficie e lasciando scoperto lo strato di terra sottostante, più chiaro. Nessuno sa con esattezza da chi siano state fatte e perché. Si possono ammirare in parte da una torre di osservazione. Noi comunque vi consigliamo di farlo a bordo di un velivolo: ne vale veramente la pena. È un’emozione indescrivibile vedere sotto di sé questi disegni misteriosi. Animali come il condor, il colibrì, la balena, il ragno, la scimmia, il cane, delle mani e una curiosa figura denominata l’astronauta. Le teorie sulle linee sono numerose: per alcuni studiosi si tratta di un calendario, ma c’è chi sostiene si tratti di una pista di atterraggio aliena.

Arequipa si trova più a Sud, capitale dell’omonimo dipartimento e seconda città del Paese, oasi nella desertica Sierra Meridionale. È soprannominata la ì’ittà Bianca’ per i suoi edifici e le chiese realizzati in silar, pietra bianca di origine vulcanica. Situata a 2300 metri, Arequipa è circondata da maestosi vulcani, Chachani, Pichu Pichu e Misti. Quest’ultimo è simbolo della città insieme a Juanita, la principessa di ghiaccio, una ragazzina sacrificata sulla cima del vulcano Ampato. La mummia di Juanita è stata ritrovata perfettamente conservata nel 1995. Ora si trova al Museo Santuarios Andinos.

Non si può lasciare la città senza aver visitato il Monasterio de Santa Catalina, una città nella città. Si tratta di un ex convento di clausura, prigione dorata dove le ricche figlie dell’aristocrazia locale vivevano rinchiuse. I voto di povertà e silenzio però non erano rispettati: le monache vivevano in veri e propri appartamenti e avevano a disposizione la servitù. Passeggiare tra le stradine del convento significa fare un salto indietro nel tempo.

Lasciata la Città Bianca ci si addentra nella Sierra, direzione Puno. La città è affaccia sul Lago Titicaca, situato tra Peru e Bolivia (i peruviani dicono che la loro parte è il Titi, ma se chiedete ai boliviani vi diranno la stessa cosa). È il lago navigabile più elevato del mondo (3820 m). Nelle sue acque si affacciano le isole di Taquile e Amantani, rispettivamente l’isola del Sole e l’isola della Luna. Il tempo qui sembra essersi fermato. Sulla cima di Amantani si trova l’antico tempio di Pachamama: da qui si può ammirare un bellissimo tramonto.

Taquile si trova poco lontano. Non fatevi spaventare dagli scalini e raggiungete la piazza centrale. Lungo il cammino non sarà difficile trovare uomini che lavorano a maglia: sono loro a occuparsi della tessitura e fabbricano dei bellissimi cappelli di lana. Non ci sono alberghi né hostal: chi vuole pernottare può alloggiare presso gli abitanti del luogo. Sulla via verso Puno si possono visitare le isole galleggianti degli Uros fatte di totora. Sulla terraferma, a una quarantina di chilometri da Puno, vi consigliamo di non perdere la necropoli preincaica di Sullustani con le sue chullpa, torri funebri affacciate sul misterioso lago Umayo.

Dopo Puno si risale a Nord, verso la Cordillera Blanca. Destinazione Cuzco, antica capitale dell’impero Inca, una delle mete più importanti del Paese. In mezzo agli edifici coloniali e alle chiese barocche si scoprono edifici di costruzione incaica. A Cusco troverete molti negozi, bar, ristoranti e pub. Vale la pena fermarsi qualche giorno, poiché rappresenta una perfetta base per visitare i siti archeologici circostanti, come Qenko, Pukapukara, Tambomachay, Sacsayhuaman. Poco lontano si estende la Valle Sacra degli Incas, dove troviamo Pisac, luogo dell’omonimo mercato, e la possente fortezza di Ollantaytambo, che chiude la valle.

Da Cuzco si prende il treno per raggiungere Agua Caliente, località situata ai piedi del Machu Picchu. I più temerari potranno percorrere la strada a piedi, con un trekking di alcuni giorni lungo i sentieri del cammino Inca. Ogni anno visitatori provenienti da ogni parte del il mondo si recano in Perù per ammirare il complesso archeologico situato alle porte della foresta amazzonica, nella valle dell’Urubamba. Un posto unico al mondo che vi toglierà il respiro.

A questo punto da Cuzco si ritorna all’aeroporto internazionale di Lima, per tornare a casa. Oppure si può ripartire in direzione Nord, verso la graziosa Trujillo, visitare Chan Chan, l’antica capitale Chimù nonché la più grande città precolombiana dell’America del Sud. E ancora più su, lungo le spiagge di Tumbles, per poi addentrasi nella foresta amazzonica, a confine con il Brasile. Ma questo ve lo racconteremo un’altra volta.