Vendôme, un borgo medievale che vive sul fiume e in mezzo ai fiori

Castello, parco, abbazie e fortificazioni di Vendôme: tutto sulle sponde fiorite e profumate del fiume. Una giornata a Vendôme, borgo medievale fatato

Bagnato dal fiume e profumato dai fiori: è il borgo di Vendôme, gioiello di Francia, a 42 chilometri da Parigi. Tutto da ammirare il suo patrimonio artistico, ricco di testimonianze del passato e di meraviglie naturali. Vendôme per 10 anni consecutivi ha vinto il premio “Città dei fiori”.

Due i circuiti per una visita completa alla città della valle della Loira . Il primo è il circuito della città vecchia che permette di raggiungere tutti i principali monumenti del centro storico.

Si parte dal Municipio, che è la vecchia sede dell’Università realizzata nel 1623 dal duca Cesare di Vendôme e poi da lui affidata agli oratoriani. Dal 1982 ospita il municipio, bellissime le facciate interne sui cortili. Qui ha studiato per sette anni Honoré de Balzac. Poi la cappella di San Giacomo. Meravigliosa cappella gotica realizzata nel XII secolo per accogliere i pellegrini sulla strada per Santiago de Compostela. Fu negozio militare e teatro da restituire al culto. Dal 1982 è sede espositiva.

Ma il monumento simbolo di Vendôme è l’abbazia della Santissima Trinità. Uno dei tesori della città anche grazie a una reliquia particolarmente preziosa, la lacrima versata da Cristo sulla tomba di Lazzaro. Fondata nel 1032, fu poi ricostruita nel 1271. Un trionfo di architettura gotica arricchita da un campanile romanico (del XII secolo e alto 80 metri di altezza) e da un favoloso chiostro cinquecentesco.

Era lo spazio destinato alla meditazione dei monaci e comprende anche il dormitorio e il refettorio. D’estate ospita concerti estivi. Stupendi i murali della sala capitolare (fine XI e primi decenni del XII secolo): la scena più bella è senza dubbio quella dell’affresco della pesca miracolosa. Merita una segnalazione anche l’antica vetrata della vergine col bambino.

Il quartiere di Rochembau. Gli edifici accanto all’abbazia di Vendôme vengono messi in vendita nel 1791: i locali ospitano un tribunale, prigioni e la prefettura. Ai lati dell’abbazia ci sono tante case in legno. Di particolare pregio la casa di Saint Martin costruita grazie a pali di legno infissi nella sabbia (accoglie quattro sculture al piano terra) e poi le magnifiche e caratteristiche case a graticcio.

Sempre nella città vecchia sul fiume di Vendôme c’è la torre Islette costruita nel XIII secolo e abbandonata dal XVIII secolo in poi. E il convento dei francescani del XIII secolo, da loro ereditato dai templari. Fu saccheggiato nel 1589 da Enrico IV perché i frati erano alleati degli ugonotti. Dopo la rivoluzione fu acquistato dalle monache benedettine del Calvario. Oggi è una casa di riposo.

Il pendio dei piccoli giardini. Sulle rive del fiume di Vendôme ogni anno nei prati si compongono mosaici floreali. La bellezza e le diversità dei fiori sono una delle caratteristiche di Vendôme.

Bellissimo anche il cancello d’acqua. Una porta fortificata tra la fine del XIII e il XV secolo. C’è poi anche la diga, costruita dai monaci della Trinità per garantire il flusso del loro mulino. La notevole quantità d’acqua del fiume di Vendôme riesce ad alimentare i mulini della città.

Il secondo circuito è quello del castello e parte dalla chiesa di Sainte Marie Madeleine. Essa fu fondata il 2 giugno 1474 da Giovanni VIII, conte di Vendôme; l’interno è stato restaurato nel XIX secolo. Poi la biblioteca, progettata da Edouard Marganne, che nel 1866 ha ospitato per un periodo anche il municipio.

La cappella di San Pierre la Motte, dell’XI secolo apparteneva ai monaci di Saint Georges: pensate che questo edificio romanico è uno dei più antichi della città. Imponente in tutta la sua forza è la torre di San Martino, ovvero tutto ciò che rimane di un’antica chiesa (XVI secolo) demolita alla fine dell’800 del secolo scorso.

C’è poi il mercato, in Place du Pilori, il vecchio luogo dove venivano eseguite le condanne a morte. L’attuale sala coperta risale al 1861. Ancora, visitate la singolare Porte du Pont Neuf, davanti al punto in cui sorgeva il ponte di legno che collegava la città murata al fienile del castello, scomparso nel XVIII secolo per mancanza di manutenzione. La porta, unico punto di passaggio tra le due mura ricorda questo ponte. Ma l’unica porta esistente tra le 4 che hanno circondato la città è la porta di San Giorgio, decorata con medaglioni del XV secolo.

Castello dei conti e dei duchi di Vendôme. Raggiunta la fine del percorso, ecco il simbolo della città: il castello di Vendôme i cui resti evocano la potenza dei conti e dei duchi di Borbone-Vendôme. Il primo punto fortificato è una torre in pietra dell’XI secolo, una torre squadrata situata sulla punta nord-occidentale dell’edificio. Mentre le mura medievali in gran parte visibili, risalgono al XII secolo. Tutta la struttura è dominata dalla torre di Poitiers che faceva parte di una struttura difensiva del XVII secolo.

Il castello di Vendôme venne progressivamente abbandonato e dal XIX secolo è un parco con vicoli tortuosi. Oggi è abbellito da una vista panoramica unica al mondo e da un cedro maestoso piantato nel 1807. In estate nel parco ci sono numerose mostre di ortensie create dalla famiglia Moulliere, orticoltori locali.

Nei pressi di Vendôme c’è il bellissimo Chateau de Rocheux col suo grande bosco (è il castello degli enigmi che ospita gare e giochi), il villaggio medievale affascinante di Lavardin, il maniero di Possonnieère (la casa natale del poeta Pierre de Ronsard) e il pittoresco centro medievale di La Fertè-Barnard. Infine il castello di Montmirail che dal suo torrione offre la magica vista sul fiume e le campagne circostanti.