Vedere le spiagge meravigliose di Calasetta in Sardegna

Le spiagge favolose di Calasetta da vedere assolutamente, dove acqua blu, macchia mediterranea e sabbia candida fanno della Sardegna una meta da non perdere.

Acqua blu e sabbia, macchia mediterranea sabbia candida: Calasetta è Sardegna, manche un po’ Genova, Sicilia e Tunisia. Un paese incantato nell’isola di Sant’Antioco nel Sulcis, provincia della Sardegna meridionale. Calasetta è il secondo centro urbano dell’isola di Sant’Antioco in provincia di Cagliari e per le sue caratteristiche e tradizioni custodisce immutate le proprie tipicità delle origini tabarchine (da Tabarka isola davanti a Tunisi) e genovesi.

La vita a Calasetta sorse nel 1769, quando un gruppo di Tabarchini, provenienti da Tabarka ma originari di Pegli (vicino a Genova), chiesero al re Carlo Emanuele di popolare la costa settentrionale dell’isola di Sant’Antioco, davanti all’isola di Carloforte.

Da parte del regno sabaudo già dai primi anni di dominazione nell’isola c’era la precisa intenzione di promuovere un ripopolamento di tutta la Sardegna, compresa l’isola di Sant’Antioco dove arrivarono prima i coloni tabarchini poi i piemontesi e infine i siciliani.

Il centro poggia su una collinetta che arriva fino al porto di forma poligonale. Il centro visto dall’alto suggerisce l’idea di un grande rigore per la regolarità e l’ordine delle sue strade rettilinee che si incrociano formando un reticolato ortogonale. L’origine del nome Calasetta e l’aggettivo calasettano pongono problemi interpretativi complessi. Secondo lo studioso dell’Isola Spano deriverebbe da Calasgeddèdda, “piccola cala” nella lingua della Sardegna. Ma l’attestazione più antica (1752) parla di Calasei e due anni dopo Calastra per indicare l’area costiera di Cala di Seta per l’entroterra. Nel 1757 troviamo Calaseda (spagnolo) e poi alternativamente Calasetta e Cala di Seta.

Il territorio è semplicemente magnifico. Tantissime le spiagge di suggestiva bellezza. La costa di Calasetta risulta alta e rocciosa ad ovest e bassa e sabbiosa a nord-est. La linea di costa ha subito tre grosse fratture che corrispondono a tre spiagge fantastiche “Spiaggia Grande” o “Porto Maggiore” è una delle più suggestive di tutta la Sardegna. Le sue acque trasparenti unite a un paesaggio naturalistico dalle tonalità verde acceso, offrono uno spettacolo naturale difficilmente ammirabile altrove. L’arenile presenta un fondo di sabbia chiara molto sottile delimitato da rocce di tufo e granito.

C’è poi la “Salina” sabbie sottili morbide e chiare che si rigonfiano in piccole dune costellate di gigli di mare. Alle spalle separate da pini, le acque rossastre dello stagno e delle saline da cui la spiaggia prende il nome. L’acqua trasparente in riva sfuma verso il largo in ogni tonalità di azzurro. Il fondale è limpido e degrada dolcemente così da permettere una serena balneazione ai nuotatori meno esperti. La spiaggia è l’ideale per i surfisti ed è amata da chi pratica pesca subacquea o desidera immergersi a fare snorkeling.

E c’è poi “Sottotorre” con un fondo di sabbia chiara ed è orlata da pareti di roccia con una fitta vegetazione che contrasta con le sue acque, trasparenti e di un azzurro cangiante per i giochi di luce creati dal sole riflesso sul fondale.

Quest’ultima spiaggia di Calasetta prende il nome dalla caratteristica torre urbana che ricorre nelle immagini del paese. Edificata prima della fondazione della cittadina, intorno al 1737, fu eretta dall’amministrazione sabauda a difesa del canale tra Sant’Antioco e l’isola di san Pietro. La torre aveva la funzione di avvistamento delle imbarcazioni saracene che nei secoli scorsi infestavano i mari della Sardegna.

Ma uno tra i lavori più suggestivi del mare è senza dubbio il Nido dei passeri, la coppia di faraglioni emergenti dall’acqua così chiamato per i numerosi volatili che trovano rifugio. Tra le tradizioni tipiche di questo paese che rivendica le proprie origini tabarchine e che parla ancora oggi correntemente la lingua di Tabarka, ci sono delle feste di grande fascino. Una di queste è sicuramente la festa di San Giovanni Battista che alterna riti di tradizioni pagane a riti sacri e che coinvolgono tutta la popolazione in balli e canti in notti illuminate da grandi falò.

Eccezionali anche le tipicità culinarie calasettane. In ogni piatto si assiste ad una commistione di generi culinari in cui la tipicità dei piatti originari liguri vengono combinati con elementi nordafricani, siciliani e della Sardegna. Piatti tipici calasettani presentano ricette caratterizzate da un trionfo di tonno fresco a fianco a farinate di ceci e zuppe di pesce. A Calasetta non potrete assolutamente perdere il Museo d’arte contemporanea “Ermanno Leinardi” che ospita una vastissima collezione di pittori contemporanei.