Vacanza a Guam, un pezzo d’America nel Mar delle Filippine

Passare le vacanze a Guam nelle sue spiagge bianche e acqua blu cristallina, l’Isola di Guam è la più grande dell’arcipelago delle Marianne

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SiViaggia

Redazione

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Nell’Oceano Pacifico, al largo del Mar delle Filippine, tra le tante terre che emergono dalle acque c’è l’Isola di Guam, la più grande e meridionale delle Isole Marianne. Guam è un “territorio non incorporato” degli Stati Uniti, un vero paradiso tropicale di natura rigogliosa, spiagge bianche e acqua blu cristallina. La parte settentrionale dell’isola è un altopiano di origine corallina, la parte a sud è un territorio di formazione vulcanica mosso da verdissime colline. Intorno, le barriere coralline abbracciano l’isola che rappresenta anche il punto estremo delle Marianne, arcipelago che si appoggia sull’arco che scende a strapiombo nelle profondità dei mari (fino a sfiorare i quasi 11.000 metri dell’Abisso Challenger) dell’omonima Fossa delle Marianne che affianca le isole da nord-est a sud-ovest.

L’Isola di Guam è l’estremo avamposto militare americano in Estremo oriente, “Where America’s Day Begins” (dove comincia il giorno americano). Le due grandi basi isolane, l’imponente Andersen Air Force Base, a nord, e la Naval Base Guam, a sud ovest, sono logicamente off limits e rappresentano la grande comunità “in uniforme” degli Stati Uniti; diverse migliaia di persone (a seconda delle fonti, e dei momenti di crisi internazionale, quattromila, seimila o più di diecimila unità).

Il fascino incantato della natura, il clima tropicale, caldo e umido con escursioni minime (le temperature medie annuali introno ai 26/27°C), i 19 villaggi (municipalità) in cui è suddivisa amministrativamente l’isola, caratterizzano un territorio (grande due volte e mezza l’Isola d’Elba) che basa la sua economia principalmente sul turismo che è, per la gran parte, di provenienza giapponese. In quanto territorio degli Stati Uniti, per entrare a Guam è necessario rifarsi a tutta la casistica valida per l’ingresso negli Stati Uniti: passaporto a lettura ottica e visto turistico rilasciato dall’ambasciata.

L’aeroporto Won Pat Guam International Airport è l’unico aeroporto civile dell’isola, è situato a Tamuning e Barrigada, tre miglia a est della capitale Hagåtña. È servito dalla Continental Micronesia che offre collegamenti diretti per Honolulu, da dove poi si possono raggiungere diverse località negli Stati Uniti. Ci sono inoltre i voli della Northwest e Japan Airlines da e per Tokyo, Osaka e Nagoia; i voli della Korean Air da e per Seul; i voli della All Nippon Airways da e per Osaka; quelli della China Airlines da e per Taipei e i voli della Philippine Airlines da e per Manila.

Qualsiasi volo dall’Italia prevedere pertanto almeno uno scalo in uno di questi aeroporti e dura in tutto almeno 24 ore. Essendo Guam dall’altra parte del mondo si possono scegliere diversi percorsi: per esempio quello con cambio a Praga e a Seul oppure quello con cambio a Copenaghen e a Tokyo.

Tumon e la vicina municipalità di Tamuning, affacciate sulla Tumon Bay, sono il cuore turistico di Guam. Tra la spiaggia di Tumon Bay e il viale Marine Drive si affollano i mega alberghi scintillanti che attirano la maggioranza dei turisti. Il litorale resta comunque assai attraente con il bianco abbagliante della sua sabbia fine, il mare colore turchese e verde acquamarina e una laguna trasparente delimitata dalla barriera corallina dove, praticando lo snorkeling, ci si può incantare alla vista dei meravigliosi fondali.

Su Marine Drive i numerosi duty free shops offrono le grandi firme della moda e della gioielleria internazionale. Poi vale la pena visitare l’Underwater World, l’acquario di Guam realizzato secondo il classico tunnel di plexiglass trasparente dove squali e mante passano davanti agli occhi e sopra la testa dei visitatori. In fondo a Tumon Bay c’è il Two Lovers Point – un promontorio di roccia dedicato ai due giovani Romeo e Giulietta locali, la cui storia è raffigurata in alcuni murales – un posto ideale per godere di una bellissima vista panoramica della città e della costa.

Hagåtña, detta anche Agaña, la capitale dell’isola, vicina al porto di Apra, è dove risiede una cospicua parte degli isolani di etnia chamorro, gente desiderosa di conservare la propria identità spagnoleggiante e cattolica che trova uno dei suoi simboli quasi ideali nel bianco e nobile profilo del Dulce Nombre de Maria, la grande cattedrale in Archbishop Fc Flores Street. La città, inoltre, è costellata di curiose statue: oltre all’immancabile riproduzione della Statua della Libertà, c’è una statua bronzea dedicata a papa Giovanni Paolo II che, nel giro di 24 ore, compie un giro completo su se stessa.

Ci sono poi le curiose Latte Stones, sculture di pietra (calcare, basalto o arenaria) formate da un pilastro verticale sormontato da un emisfero con la parte sferica appoggiata alla base e quella piatta rivolta verso l’alto. I pilastri misurano dai 60 centimetri ai tre metri e solitamente si rimpiccioliscono verso l’alto. Sono pietre tipiche delle Marianne e a Guam sono situate nelle zone più interne dell’isola. Scolpite fin dal 500 a.C. dagli abitanti dell’isola, sono sempre disposte a una distanza regolare l’una dall’altra e formano un rettangolo. La funzione e il significato delle pietre restano oggetto di discussione: si ipotizza che siano state utilizzate per scopi abitativi. Molte di queste costruzioni sono visibili nel Latte Park nei dintorni della capitale dell’isola di Guam.

Gli appassionati di storia dell’ultimo conflitto mondiale possono visitare il Guam Pacific War Museum, ricco di reperti storici, o la Grotta di Yokoi, presso il Talofofo Falls Park (dove il soldato giapponese Shoichi Yokoi si nascose per quasi tre decenni dopo la fine della Seconda guerra mondiale) e Agat Beach (il sito dove approdò l’esercito americano durante la battaglia di Guam nel 1944). E per finire la passeggiata che conduce alla sommità del Monte Lamlam (Agat) – a circa 500 metri sopra il livello del mare. In realtà Lamlam è la montagna sommersa più alta del mondo in quanto emerge dagli abissi della Fossa delle Marianne per più di 10 mila metri.