Un giorno a Gliaca di Piraino, borgo-vedetta contro i pirati

Cosa vedere e cosa fare nella frazione Gliaca di Piraino e nei dintorni: dalla torre d’avvistamento uno sguardo sul blu del Mar Mediterraneo.

Foto di SiViaggia

SiViaggia

Redazione

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili.

Gliaca di Piraino, con la sua torre per avvistare i pirati, è una piccola frazione di Piraino, un paesino della costa siciliana che da Messina porta a Capo d’Orlando, dove il Mediterraneo mostra il meglio di sé e le Isole Eolie sono a un passo.

Costruito nel IX secolo per mano araba, Piraino conserva ancora le tracce dei passaggi e delle culture che fanno della Sicilia una terra unica al mondo. La conquista araba dell’isola inizia ufficialmente nel 827 d.C. quando la spedizione guidata da Asab ibn al-Furàt sbarca a Mazara. Palermo cade nell’831, Messina nell’843 e lo stesso fanno di lì a poco Catania e Taormina. Nel 965 l’isola è vinta e resta araba fino all’XI secolo, quando i Normanni scalzano i musulmani e instaurano la loro signoria.

Ci sono molti buoni motivi per vedere Gliaca di Piraino; uno è certamente la sua bellezza che da secoli fa di Piraino con le sue frazioni la perla del Tirreno. Iniziate la visita dalla Torre Saracena detta anche torrazza che, nonostante il nome, è di incerta edificazione. Dopo essere stata usata per il controllo del traffico navale della costa, nel 1500 diventa carcere, per essere poi restaurata negli anni Settanta. Recatevi poi in via Nino Arcidiaco (già via Salita Municipio) e percorrete la scalinata con le ceramiche di Santo Stefano di Camastra opera dell’artista Ferrigno Nino.

Lasciato il piccolo centro, scendete sulla costa e raggiungete Gliaca. Se il mare è molto piatto, potrete avere l’impressione di scorgervi un galeone. Nel XVI secolo questo mare infatti era battuto dai pirati che prendevano donne e preziosi per venderli sul mercato di Creta. Per contrastarli, si innalzano le torri da vedetta. Una di questa è proprio la Torre delle Ciavole di Gliaca di Piraino. Il nome deriva dalle ghiandaie – in siciliano ciàule – che vi trovavano rifugio. La torre domina ancora oggi il mare e offre una delle visioni più spettacolari dell’isola. Se poi la visitate al tramonto, il suo ricordo vi infiammerà il cuore.

Gliaca vanta anche una spiaggia di sabbia abbastanza fine. Regalatevi un bagno in questo mare blu accecante e restate fino all’ora del tramonto quando il sole si spegne davanti ai vostri occhi e l’atmosfera si fa magica. Se vi trovate a Gliaca ad agosto resterete sorpresi anche per quanto si animerà. All’inizio del mese c’è la Sagra du pani cunzatu (la Sagra del pane condito) che ogni anno distribuisce centinaia di fette di pane caldo farcito con olio, sale, pepe, pomodoro o pecorino e acciughe che ha tutto il sapore e il profumo della Sicilia.

Nelle prime due settimane di agosto Piraino e le sue frazioni fanno festa. Nella frazione di Zappardino le spiagge si animano per la Sagra del Pesce mentre a Gliaca si celebra la festa della Castellana, una rievocazione storica che ricorda la storia d’amore fra la Castellana e il Principe, contrastato dalla famiglia e finito in tragedia proprio alla Torre delle Ciavole.

Le gesta degli innamorati rivivono grazie a un corteo in costume d’epoca rischiarato dalle fiaccole delle barche, che in mare ricordano la fine degli amanti. Dal 12 al 14 agosto invece si respira aria saracena alla torrazza, nel centro storico, con diverse rievocazioni che si concludono con l’assalto dei saraceni. Si consiglia di consultare il Comune per gli aggiornamenti estivi delle date.

Una visita la merita certamente il Museo siciliano del viaggio. Fra i tipici carretti, le carrozze, le carte geografiche dell’isola risalenti al 1800 e gli oggetti legati al “viaggiare” isolano scoprirete molto della vera cultura locale. Il museo si trova nell’Antica Stazione di Posta dei Denti, famiglia nobiliare del Comune di Piraino. È aperto tutti i giorni, previa prenotazione. Per informazioni e prenotazioni è bene consultare il sito del Museo.

Se invece arrivate a Gliaca in inverno provate il centro benessere Blu SPA che con il suo idromassaggio caldo, il bagno turco e il calore secco della sauna con sali dell’Himalaya vi rimetterà in pace con il mondo. Che sia caldo o sia fresco, Gliaca di Piraino è anche il posto perfetto da cui partire per visitare le molte bellezze di questa parte di Sicilia, tutte a meno di 100 chilometri di distanza.

In giornata è possibile vedere Taormina e l’Etna, il parco dei Nebrodi (la più grande area protetta della Sicilia), e Cefalù. Fra ulivi secolari, mandorli e limoni, potete dormire a Villa Elios, un piccolo residence con due appartamenti e una veduta mozzafiato sul golfo di Patti. Se invece preferite il centro storico, allora il B&B “Incantevole vicolo“ farà al caso vostro.

Se avete scelto Gliaca come punto di partenza per la Sicilia occidentale, dopo le visite godetevi qualche delizia siciliana. Visto che vi trovate molto vicini al parco dei Nebrodi, non mancate di fare un salto alla TI.PI.CA Norcineria, la salumeria di Piraino. Ottima anche la granita fragola e panna con brioche del Caffè Saraceno, nel centro di Piraino, che si può consumare seduti in terrazza, mentre il tramonto accende il cielo fino all’Etna.