I Trenini Verdi della Sardegna lungo quattro itinerari mozzafiato

Viaggiare a bordo del Trenino Verde è uno dei modi migliori e più suggestivi di visitare la Sardegna

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Viaggiare a bordo del Trenino Verde è uno dei modi migliori e più suggestivi di visitare la Sardegna.

Si va alla scoperta dell’interno dell’isola, che regala paesaggi selvaggi e scorci naturalistici unici.

La rete ferroviaria percorsa da questo treno si sviluppa per 438 chilometri e collega tra loro quasi tutte le regioni geografiche dell’isola. Questa linea deriva dalle vecchie complementari costruite a cavallo tra ‘800 e ‘900 caratterizzate da opere ingegneristiche e architettoniche che si integrano perfettamente nel paesaggio fiabesco che si ammira dal finestrino del treno.

Di Trenini Verdi in Sardegna ce ne sono quattro e non uno solo, e ciascuno ha un itinerario. C’è il Trenino Verde Tempio-Palau, il Macomer-Bosa, che costeggia anche il mare, l’Arbatax-Gairo e l’Isili-Sorgono.

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Fonte: Ufficio stampa
Il Trenino Verde della Sardegna tra Mandras e Seui

Trenino Verde Tempio-Palau

Il percorso è lungo 59 km. Il treno attraversa un territorio ricco di vegetazione dove la linea ferrata, i ponti, le stazioni e le case cantoniere sembrano far parte da sempre del paesaggio, perfettamente inseriti in un contesto ambientale raggiungibile solo con la ferrovia. Il treno si sposta lentamente, consentendo al viaggiatore di osservare e conoscere il paesaggio e la vegetazione che, lentamente, cambiano man mano che si procede lungo la linea.

 

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Fonte: Ufficio stampa
Sulla tratta Palau-Tempio

Trenino Verde Macomer-Bosa Marina

Una linea panoramica lunga 46 km che, dai 500 metri dall’altopiano di Campeda, scende prima lentamente e, dopo Tresnuraghes, velocemente verso l’azzurro del mare di Bosa, che si raggiunge dopo aver superato la cosiddetta “Valle della Malvasia”. Il viaggio può essere percorso anche in senso opposto, da Bosa verso l’interno. In costante salita, il treno emerge dai campi e dalla macchia mediterranea, fino a elevarsi in una posizione panoramica su tutta la costa e l’immensa distesa del mare. Dal finestrino del treno si scorge l’abbazia cistercense di Santa Maria di Corte del XII secolo e bellissimi abitati, fino a quando non si scorge il mare, con il profilo di Capo Marrargiu e, a Sud, la penisola di Capo Mannu. È il tratto più panoramico della linea, che viaggia lungo la costa fino quasi a toccare con mano la spiaggia di ciottoli di Turas.

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Fonte: Ufficio stampa
La tratta Macomer-Bosa

Trenino Verde Arbatax-Gairo

Partendo dal mare, questo treno attraversa paesaggi bellissimi in direzione della catena del montuosa del Gennargentu, la più alta della Sardegna, che riflette le sue cime sul lago Flumendosa. Durante i 60 km di percorso, il paesaggio è un alternarsi di scorci tra montagne e rocce dalle forme più svariate.

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Fonte: Ufficio stampa
Il paesaggio lungo la tratta Arbatax-Gairo

Trenino Verde Isili (Mandas)-Sorgono

Per salire su questo treno si può partire da Cagliari, scendere a Mandas da dove parte il Trenino Verde che corre per 95 km. Questa tratta ferroviaria è talmente bella che anche vi viaggiò anche lo scrittore inglese D.H. Lawrence nel gennaio del 1921, in compagnia della moglie alla quale dava il nomignolo di Queen Bee (Ape Regina).

Le sue impressioni a proposito di questo itinerario si possono rileggere nel libro “Mare e Sardegna”, dove si possono trovare suggestioni tuttora valide. “Questa terra non assomiglia ad alcun altro luogo. La Sardegna è fuori dal tempo e dalla storia”, scriveva l’autore a proposito dell’isola. Il treno percorre ancora i suggestivi pendii del Sarcidano e le aspre montagne della Barbagia-Mandrolisai. Si passa vicino all’area archeologica di Santa Vittoria, nella vallata del Rio Mannu, dove è stato creato il lago artificiale di Is Barroccus, vicino al Monte Texile, si attraversano ponti, come l’imponente ed elegante viadotto di Su Sammuccu, e gallerie, vere opere d’arte ingegneristiche.

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Fonte: Ufficio stampa
Sull’antico ponte tra Mandras e Laconi