Sidi Bou Said: infinite sfumature di blu sul Golfo di Tunisi

Cosa fare a Sidi Bou Said l’incantevole cittadina tunisina inserita tra le aree protette dell’Unesco che vi ammalierà con i suoi colori e i suoi profumi.

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Redazione

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Sidi Bou Said è una splendida città situata nel nord della Tunisia, nota per i suoi paesaggi suggestivi, per il suo lungo e ricco passato e per aver attratto nel corso dei secoli numerosissimi artisti e intellettuali europei alla ricerca di un luogo nel quale trovare l’ispirazione e rilassarsi.

Situata a venti chilometri circa dalla capitale Tunisi, nel 1979 Sidi Bou Said è stata inserita nell’elenco delle aree protette dell’Unesco in quanto località di grandissimo valore storico-archeologico. La città è infatti parte del territorio che vide la nascita e lo sviluppo dell’antica città di Cartagine: l’area è infatti puntellata di siti archeologici e di resti dell’antica cultura cartaginese.

Sidi Bou Said deriva il proprio nome da una importantissima personalità religiosa dell’Islam cui la città diede i natali, Abou Said ibn Khalef ibn Yahia Ettamini el Beji. Nel XIII secolo d.C. il mistico arrivò nel villaggio che al tempo si chiamava Jabal el-Menar e decise di edificare un grande santuario, che divenne un importantissimo centro di propagazione delle teorie sufi e assurse a luogo di pellegrinaggio non appena ne fu ultimata la costruzione. Quando il mistico morì, nel 1231, fu eretto un mausoleo in suo onore, divenuto anch’esso luogo di grande devozione popolare.

La spiccata vocazione turistica di Sidi Bou Said affonda le sue lunghe radici nel lontano secolo XVIII, quando la cittadina iniziò ad attirare l’attenzione di ricchi governatori locali e turchi, i quali scelsero di venire a risiedere in zona per godersi il clima meraviglioso e l’atmosfera rilassata del villaggio. Sidi Bou Said è infatti situata in una posizione incantevole, trovandosi abbarbicata sopra il culmine di un colle, dal quale è possibile contemplare tutta la costa nord del litorale tunisino. Iniziò pertanto un grande processo di urbanizzazione che attrasse moltissime personalità, sia dalla limitrofa area del Maghreb e del Vicino Oriente che dall’Europa.

Il villaggio costituisce da tantissimo anni un’affascinante attrazione turistica principalmente per il peculiare utilizzo dei colori blu e bianco, che troviamo in qualunque angolo di Sidi Bou Said, anche in quelli più remoti. Definita giustamente “il paradiso in bianco e blu”, la cittadina deve il proprio schema cromatico al pittore francese Rodolphe d’Erlanger, il quale, dopo aver a lungo frequentato la cittadina, averne assorbito l’atmosfera ed esserne rimasto profondamente influenzato, morì proprio qui.

In seguito alla sua dipartita la cittadinanza stabilì che, in onore dello stile tipico dell’opera del pittore, tutti gli edifici di Sidi Bou Said avrebbero dovuto essere bianchi e con le porte e le finestre azzurre. Passeggiando per le magiche stradine della cittadina rimarrete stupefatti e colpiti dall’incredibile varietà delle decorazioni che abbelliscono le porte di tutti gli edifici, tinte di blu e incorniciate da splendidi rampicanti in fiore!

Verso la fine del secolo XIX, Sidi Bou Said assurse a meta prediletta di tantissimi artisti e intellettuali, quali Paul Klee e Henri Matisse, Oscar Wilde, Jean Paul Sartre e la meravigliosa Simone de Beauvoir. La magica atmosfera della cittadina, il suo clima meraviglioso e la calma delle sue strade attrasse innumerevoli personalità, e un celebre locale le ospitò: il Café des Nattes, un bellissimo e colorato locale, presso il quale questi pittori, letterati e filosofi ebbero modo di gustare le prelibatezze del luogo e il tradizionale tè alla menta, uno dei simboli del Maghreb!

Passeggiando per le vie di Sidi Bou Said fermatevi per una visita al Museo della musica araba e mediterranea e ammirate la vasta e bellissima collezione di strumenti musicali ospitata nelle stanze della residenza del barone d’Erlanger. Caratterizzata dai tipici colori cittadini, la residenza custodisce una incredibile miscellanea di oggetti e strumenti musicali provenienti dalle varie zone del Maghreb e da innumerevoli Paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo.