São Tomé e Príncipe, le Galápagos dell’Africa

Le isole di São Tomé e Principe sono rimaste disabitate per milioni di anni. Ecco perché sono chiamate anche le Galápagos d’Africa

Le isole di São Tomé e Principe sono rimaste disabitate per milioni di anni. Ecco perché sono chiamate anche le Galápagos d’Africa.

Se sulle isole sudamericane che hanno ispirato Charles Darwin vivono 21 specie endemiche di uccelli, qui ce ne sono 26. Per non parlare delle molte piante e dei (pochi) mammiferi e rettili che esistono soltanto qui. Oltre il 30% delle isole è riservato a due immensi parchi naturali, perlopiù inaccessibili per via di alcuni picchi vertiginosi e per l’impenetrabilità della foresta. Un arcipelago, insomma, che è una bellezza ancora vergine, assolutamente inedita e inesplorata.

Spiagge di sabbia finissima, acque turchesi e pescose, foresta equatoriale primaria, antiche fattorie coloniali portoghesi, piantagioni di cacao, caffè, spezie, frutti tropicali sono il tesoro di questo ’arcipelago, che ha nell’isola di Príncipe un sito Patrimonio Unesco Riserva Mondiale della Biosfera.

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São Tomé e Principe sono le due più grandi isole di un arcipelago formato da una ventina di isole al largo del Gabon, nel golfo di Guinea. La piccola isola Ilhéu das Rolas, la più meridionale di tutte, si trova proprio in corrispondenza dell’Equatore, tanto da avere una pietra miliare a marcare il confine tra i due emisferi.

L’arcipelago è ancora poco visitato, ed è meglio così. Il tipo di turismo che si spera di sviluppare è un turismo consapevole, non di massa, atto a preservare il più a lungo possibile questo paradiso terrestre. Comunque i visitatori stanno arrivando. Merito anche di nuovi voli (non diretti) in arrivo dall’Europa.

La vera attrattiva di São Tomé e Príncipe è la sua natura ed è indispensabile che il turista che visita l’arcipelago ne sia consapevole. L’ecoturismo e il turismo sostenibile sono ciò che offre e che vuole continuare a offrire questo luogo.

Nessun grande resort o ecomostri lungo le coste, nessuna movida, chiringuito sulla spiaggia o animatori che fanno balli di gruppo. Una vacanza qui deve essere all’insegna dell’assoluto relax fra mare, profumo di piante e fiori e una gran pace.

Con una natura così rigogliosa non mancano di certo le escursioni da fare. Chi ha voglia può andare alla scoperta delle tante bellezze della flora e della fauna, delle dimore e delle piantagioni storiche, facendo escursioni via terra o mare, a piedi, in bicicletta, con il fuoristrada o in barca. Diverse le specie di tartarughe marine che a migliaia depongono le uova sulle spiagge e il gran numero di balene che frequentano le acque fra le isole dove si può fare whale watching e turtle watching.

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Gli hotel sulle isole non sono molti. Ci sono alcune catene internazionali, alcune pensioni molto semplici e spartane, antiche Roças – le antiche tenute agricole portoghesi – ristrutturate ed eco-resort.

Diverso è per Bom Bom Island Resort, un’isola nell’isola: chi arriva qui non se andrebbe più via. Fatto di soli 21 bungalow di legno affacciati direttamente sul mare o intorno alla piscina, è immerso in un rigoglioso giardino, con la Spa che propone trattamenti con prodotti locali e una passerella sull’oceano che porta al ristorante dove servono prodotti delle locali piantagioni.

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Tutt’intorno ci sono le più belle spiagge di Banana, Macaco, Coco, Rita e Sundy, spiagge vergini che non hanno nulla da invidiare a quelle delle Seychelles. L’hotel appartiene a un miliardario sudafricano, Mark Shuttleworth, che sull’isola di Príncipe ha investito parecchio acquistando terre, antiche ville e facendo costruire la nuova pista dell’aeroporto.

Il clima di São Tomé e Príncipe è marino-equatoriale tropicale, caldo e umido, il che spiega la fitta vegetazione. Due le stagioni, quella delle piogge e quella secca chiamata “gravana”. Príncipe è più umida di a São Tomé, ma ci sono zone con microclimi che determinano ambienti naturali diversissimi. Il periodo migliore per andare è tra gennaio e febbraio, quando le piogge sono molto rare, le temperature tra i 25 e i 30°C, il cielo è terso e splende il sole. Dall’Italia si può volare con la Tap Portugal via Lisbona facendo uno scalo tecnico a Accra, nel Ghana.