Musica assoluta: il Festival di Salisburgo in pieno svolgimento

Concerti, opera, grandi interpreti e direttori d'orchestra di livello internazionale: la città austriaca fino al 30 agosto è la meta top per i fan di Mozart e non solo...

Salisburgo è considerata da molti la città più bella dell’Austria, ancor più affascinante di Vienna. Di sicuro è  la più romantica: stretta tra due colline e il fiume Salzach, offre scorci scenografici e intriganti stimoli culturali. Soprattutto in questo periodo, mentre è in pieno svolgimento il Festival di Salisburgo, che nel 2018 giunge alla sua 98esima edizione.

Duecentosei eventi nell’arco di 42 giorni, dal 20 luglio al 30 agosto: celebri artisti proporranno il loro repertorio, spaziando da Mozart a Strauss, a Čajkovskij. Oltre un mese di concerti, con un cartellone ricchissimo: dalla musica orchestrale a quella da camera, dai recital alla musica contemporanea.

E poi l’opera, con otto spettacoli in cartellone tra cui il Flauto Magico di Mozart, Salomé di Strauss, La Dama di Picche di Čajkovskij, l’Italiana in Algeri di Rossini. Tra gli artisti più attesi Riccardo Muti che il 12, 14 e 15 agosto dirigerà al Grosses Festspielhaus i Wiener Philharmoniker e il Coro dell’Opera di stato di Vienna nella Seconda Sinfonia di Schumann e nella Messa D. 950 di Schubert.  Spazio anche al teatro di prosa con messe in scena, ricerche teatrali e letture.

Nato verso la fine della prima guerra mondiale per volontà del regista Max Reinhardt, dello scrittore Hugo von Hofmannsthal e del compositore Richard Strauss, il Festival vide ufficialmente la luce il 22 agosto del 1920 con la rappresentazione dello “Jedermann” (“Ognuno”) nella piazza del Duomo. Considerato uno dei festival più prestigiosi del mondo, la rassegna ebbe in Herbert von Karajan la sua guida più insigne: il leggendario direttore d’orchestra lo diresse fino alla sua morte, avvenuta nel 1989.

Non solo Mozart e Strauss: se da una parte, infatti, il Festival di Salisburgo ha sempre dato grande risalto al repertorio tradizionale, progressivamente il programma ha dato spazio anche ad autori minori e alla musica contemporanea, andando incontro a “palati” diversificati.

Non può comunque passare inosservato il fatto che Salisburgo sia la città di origine proprio del grande Amadeus. Un weekend al Festival non può prescindere, pertanto, dalla visita alla Casa natale del compositore situata nella Getreidegasse, che conserva documenti originali e ritratti di Amadeus, oltre a un appartamento ricostruito in stile settecentesco. Presso la Casa d’abitazione di Mozart, situata nella Makartplatz n. 8, si può invece ammirare il suo pianoforte a martelli e apprendere informazioni interessanti sugli anni salisburghesi di Mozart e sulla vita della famiglia.

E se volete concludere la giornata in tema musicale, optate per la “Mozart Dinner Concert”, una cena a lume di candela che – presso la sontuosa sala barocca del St. Peter Stiftskeller – riunisce un menu storico a tre portate e la musica di Wolfgang Amadeus Mozart.