Il Tempio Espiatorio della Sagrada Familia, in spagnolo Templo Expiatorio de la Sagrada Familia, è il monumento più visitato di tutta la Spagna e uno dei monumenti simbolo della città catalana di Barcellona. Una delle particolarità di questo affascinante edificio religioso, consacrato soltanto nel 2010, è quella di essere a tutt’oggi in via di ultimazione, come spesso avveniva per le grandi cattedrali erette nel Medioevo.
Indice
La storia della Sagrada Familia, il capolavoro di Antoni Gaudì
Il primo progetto, mai messo in opera, per erigere una grande chiesa nel quartiere allora ancora periferico dell’Eixample nasce nel 1881 e doveva prendere come modello il santuario italiano di Loreto, nelle Marche. I lavori, cominciati l’anno dopo, vengono affidati all’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano (1828-1901), che subito modifica il progetto originale in favore di una chiesa in stile neogotico. A causa di forti divergenze interne, Lozano abbandona il progetto nel 1883: neanche un anno dopo la posa della prima pietra. Al suo posto viene scelto un giovane architetto di nome Antoni Gaudì, che rivede completamente il progetto e vi si dedica per oltre 40 anni fino alla sua morte, nel 1926. Negli ultimi 15 anni della vita si dedica esclusivamente alla costruzione di questa grande chiesa. La sua presenza nel cantiere era quotidiana, tuttavia i lavori procedevano a rilento, in parte per l’irregolare flusso delle donazioni necessarie alla realizzazione e in parte perché numerosi dettagli del progetto Gaudì li ha definiti man mano che si procedeva con la costruzione.
Consapevole del fatto che i lavori avrebbero proseguito anche dopo la sua morte per decenni, e forse per secoli, l’architetto catalano preferì completare intere sezioni dell’edificio, anziché esaurire tutte le risorse a disposizione per impostarne il perimetro, per lasciare un’idea tangibile del progetto originale a chi si sarebbe fatto carico di proseguire. Gaudì muore all’improvviso travolto da un tram a Barcellona nel 1926 riuscendo a realizzare soltanto la facciata della Natività e la torre di San Barnaba. Dieci anni dopo esplode la guerra civile spagnola e un gruppo di anarchici catalani danno fuoco alla cripta distruggendo il laboratorio di Gaudì, i suoi disegni, i suoi appunti e alcuni modelli in scala delle future sezioni della chiesa. Soltanto dopo a un lungo lavoro di recupero e di restauro di questi modelli, dal 1944, terminata la guerra, è stato possibile riprendere i lavori, la cui fine è prevista per il 2026.
Scoprire la Sagrada Familia
Man mano che la costruzione si innalza, il modernismo naturale di Gaudì si arricchisce sempre di più di particolari fantastici. Un grandioso superamento del neogotico in favore di linee e forme sempre più organiche e ispirate a quelle della natura. Una concezione che è cambiata nel corso degli anni, adattandosi alla sensibilità del suo creatore e alla sua costante ricerca di nuove soluzioni, paradossalmente aiutata dalle periodiche interruzioni dovute alla mancanza di fondi. La pianta della Sagrada Familia è a croce latina. Al di sopra della cripta si trova l’altare maggiore attorniato da sette cappelle; poi il transetto a tre navate con le rispettive facciate laterali della Natività e della Passione, mentre il corpo centrale di ben cinque navate terminerà con la facciata della Gloria, ancora in costruzione. La Sagrada Familia, una volta ultimata, potrà contenere circa 14 mila persone.
La Sagrada Familia: le facciate e le torri
L’esterno del complesso della Sagrada Familia è impreziosito da una complessa e a dir poco vertiginosa iconografia legata ai culti e alle festività connesse alla religione cattolica attraverso gli Apostoli, gli Evangelisti, la Vergine Maria e Gesù. Gran parte delle sculture dell’esterno sono state disegnate da Gaudì in persona, realizzando prima dei modellini e poi dei calchi in gesso, sui quali adattava le proporzioni che avrebbero dovuto avere una volta scolpite nella pietra. Più in alto si trovano le figure, più aumentano le loro dimensioni. Dal complesso si innalzeranno in totale diciotto torri dal profilo parabolico: quattro per ogni facciata, una torre-cupola posta sopra all’abside dedicata alla Vergine e un’altra al centro intitolata a Gesù, alta 170 m. e attorniata a sua volta dalle quattro torri degli Evengelisti.
Le torri hanno altezze differenti secondo la posizione gerarchica del personaggio da ciascuna rappresentato. La torre del Cristo sarà a sua volta sormontata da una croce a sei bracci alta 15 m., mentre quella della Madonna avrà al suo apice una grande stella a dodici punte: la stella di San Martino. L’edificio nel suo complesso però non supererà una volta terminato l’altezza della celebre collina cittadina di Barcellona, il Montjuic, perché come lo stesso Gaudì sosteneva: “l’opera dell’uomo non deve in nessun modo superare quella di Dio”. Si consiglia, ancora prima di entrare a visitare l’interno, di trovare un posto tranquillo, dove sedersi comodamente e ammirare, proprio come si farebbe con un dipinto, le grandi e meravigliose facciate della chiesa:
Facciata della Natività (nord-est)
Il suo aspetto neogotico è movimentato dai portali decorati con motivi vegetali e dedicati alle virtù teologali (Speranza, Fede e Carità). Il portale della Carità, al centro, è sovrastata da un’immenso Albero della Vita. Decorazioni di giubilo evocano gli episodi della vita di Gesù, esaltandone la componente umana e famigliare. La facciata, costruita tra il 1894 e il 1930, è sovrastata da quattro torri campanarie decorate con parole come Hosanna, Excelsis e Sanctus, e dedicate rispettivamente ai santi Mattia, Giuda, Simone e Barnaba. Le sculture sono state terminate soltanto nel 2000 dall’artista giapponese Etsurō Sotoo (1953). Una curiosità legata a queste sculture è il fatto che Gaudì, nel realizzare i calchi in gesso, prese a modello cittadini barcellonesi vivi e morti, ritratti direttamente presso l’obitorio locale.
Facciata della Passione (sud-ovest)
Del tutto differente dalla precedente, questa facciata non comunica gioia bensì terrore, per riflettere al meglio l’agonia del Cristo durante la crocifissione. L’effetto drammatico è cupamente sottolineato dalle sculture dell’artista barcellonese Josep Maria Subirachs (1927-2014). Sei pilastri obliqui incorniciano le porte d’accesso alla chiesa, sovrastate da un frontone piramidale con colonne a forma di osso, bordato in alto da una corona di spine. Tra le decorazioni spuntano parole tratte dalla Bibbia in svariate lingue, tra cui ovviamente il catalano. Anche qui i portali sono dedicati rispettivamente a Fede, Speranza e Carità, mentre nella parte terminale della facciata si allungano quattro torri dedicate ai santi Giacomo il Minore, Tommaso, Filippo e Bartolomeo.
Facciata della Gloria (sud-est)
I lavori di questa facciata sono iniziati soltanto nel 2002 e sarà la più grande di tutto il complesso e verrà dedicata alla gloria celeste di Gesù. Darà accesso alla navata centrale e rappresenterà la Morte, il Giudizio Finale, la Gloria e, per contrappasso, all’Inferno. Solamente abbozzata da Gaudì, sapendo che non avrebbe potuto vederla realizzata, sarà quella sulla quale gli architetti avranno carta bianca per quanto riguarda l’esecuzione. Avrà un portico preceduto da una grande scalinata, rappresentando così l’apoteosi della Sagrada Familia. Se nel 2026 sarà completata come dicono, non resterà che venire a Barcellona per ammirarla in tutto il suo splendore.
La Sagrada Familia: interno, cripta e abside
Gaudì sosteneva che “nulla è arte se non proviene dalla natura”. L’interno della Sagrada Familia di Barcellona è stato infatti pensato come un bosco fatto di pietra e di luce. Le colonne ricordano la forma degli alberi, con i rami che si dividono sinuosi a sorreggere le volte intrecciate e iperboliche del soffitto. La luce che entra dalle vetrate multicolori muovono ed esaltano lo spazio, amplificando il connubio tra la natura e la spiritualità religiosa. Al di sotto dell’abside centrale si trova la cripta, la sezione più antica del complesso, modificata però da Gaudì sostanzialmente. I capitelli, per esempio, dai motivi classici hanno assunto le attuali forme vegetali, mentre la volta è stata enormemente rialzata. Gaudì circonda inoltre la cripta da un fossato, utile per la luce e la ventilazione. Al di sotto della volta sono disposte a semicerchio sette cappelle dedicate alla sacra famiglia di Gesù (il Sacro Cuore, l’Immacolata Concezione, San Giuseppe, San Gioacchino, Sant’Anna, Sant’Elisabetta e San Zaccaria).
Di fronte a queste in linea retta vi sono altre cinque cappelle, tra le quali, al centro, quella dedicata alla Sacra Famiglia con l’altare e quella di Nostra Signora del Carmelo con la tomba di Gaudì. Al centro dell’abside sovrastante la cripta merita attenzione la cappella dell’Assunta: una lettiera di pietra che una volta ultimata sarà impreziosita da una lanterna alta 30 m. e un mosaico nella cupola con la Santissima Trinità. Tutte e sette le cappelle che circondano l’abside maggiore sono alte 35 m., finemente decorate e hanno la cupola decorata a mosaico. L’abside invece è impreziosito da un tripudio di decorazioni scultoree: i santi fondatori dei principali ordini religiosi, le iniziali della Sacra Famiglia, elementi della natura che fanno parte della simbologia religiosa e animali al posto dei gotici gargoyles.
Visitare la Sagrada Familia: prezzo dei biglietti
L’ingresso alla Sagrada Familia di Barcellona ha un prezzo accessibile e sarebbe un vero peccato perderselo, senza godere della magnifica atmosfera che pervade i visitatori di tutto il mondo una volta entrati. La Sagrada Familia ha davvero qualcosa di magico e il suggestivo bosco di pietra pervaso di luce che costituisce l’interno non ha rivali al mondo, per bellezza e suggestione. Una spiritualità del tutto moderna, in sintonia con il nostro presente, che cresce direttamente nel futuro e, per una volta, non nel passato. L’ingresso costa 17€ per gli adulti (33 se si abbina la salita alle torri e l’eccezionale panorama che si vede da esse), è gratuito per i bambini, ridotto per studenti e pensionati (rispettivamente 13 e 11€. Per chi non vuole perdersi nessun dettaglio delle magnifiche strutture che adornano l’esterno e l’interno della chiesa si consiglia inoltre la visita guidata, che costa 47€. Si ricorda infine che il biglietto per la visita della Sagrada Familia non è compreso nella Barcellona Card.