Il borgo francese sorto sui resti di un vulcano

Puy-en-Velay, sorto dove un tempo c'erano i vulcani, oggi è un luogo eccezionale.

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Redazione

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A Sud-Est del Massiccio Centrale, in Auvergne, punto di partenza della “Via Podiensis” verso San Giacomo di Compostela, il borgo francese di Puy-en-Velay è un luogo eccezionale.

Sorto in una regione dove il vulcanesimo ha modellato il passaggio rendendolo unico e inconfondibile e dove l’uomo ha costruito edifici civili e religiosi sui cucuzzoli delle formazioni vulcaniche, è un luogo unico. Castelli, chiese, abbazie, tra i più belli di Francia, si ergono su guglie naturali che dominano l’intero paesaggio.

I 35 ettari con la Cattedrale Notre-Dame du Puy e l’Hôtel-Dieu, iscritti al Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, ne testimoniano la ricchezza storica e architettonica. Ogni mattina davanti alla cattedrale decine di pellegrini si radunano pronti per mettersi in cammino verso Santiago de Compostela.

Città d’arte e di storia, centro artistico e culturale, Puy-en-Velay è una città da vivere in un ambiente naturale protetto.

Nel villaggio, nato là dove dove un tempo c’erano vulcani attivi, ogni camino oggi ospita un monumento. Basta alzare gli occhi al cielo per accorgersi di questa sua particolarità.

Su un picco sorge la chiesa di Notre-Dame de France con la statua della Madonna, su un altro la cappella di Saint-Michel d’Aiguilhe, su un altro la fortezza di Polignac e più là il castello di Lavoûte.

Nella regione si contano all’incirca 300 vulcani che hanno contribuito a dare una conformazione atipica al paesaggio nel corso dei millenni. Un luogo davvero insolito, assolutamente imperdibile.