Passare il Natale nelle Filippine? Ottima idea

Nelle Filippine il Natale è una cosa seria, con i festeggiamenti che durano mesi. Ecco cosa aspettarsi.

Le Filippine aprono ulteriormente le porte al turismo per la stagione invernale 2018-19. Basti considerare l’inaugurazione di un nuovo aeroporto internazionale. Un progetto che s’incastra alla perfezione con la riapertura dell’isola di Boracay, ovvero la meta balneare simbolo del Paese.

Nell’ultimo anno i flussi turistici registrati sono stati decisamente positivi, con un aumento considerevole, come riportato da Interface Tourism Italy. Intanto, dopo essersi lasciati da poco il caldo d’agosto alle spalle, è già tempo di guardare al Natale. Nulla a che fare con dicembre però, dal momento che nelle Filippine i festeggiamenti hanno inizio fin dal primo settembre, a partire dalle decorazioni a tema fino alle ricercate luminarie.

Sarà dunque possibile vivere l’atmosfera natalizia in un ambiente straniante, tra caldo e mare, approfittando della riapertura di Boracay (a partire dal 26 ottobre). L’isola icona è stata chiusa al turismo per un intero anno. Era infatti necessario mettere in sicurezza l’equilibrio ambientale dell’isola. Chi dovesse approdarvi oggi vi troverebbe un migliorato sistema di servizi e soprattutto una generale rigenerazione sul fronte ecologico.

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Come detto, il Natale è una festività particolarmente sentita nelle Filippine, la cui popolazione è a maggioranza cattolica. A metà tra il credo e l’attrazione turistica, a settembre è già possibile vivere la tipica atmosfera, perfino con i canti natalizi per le strade.

Una lunga preparazione dunque, con i festeggiamenti veri e propri che hanno inizio il 16 dicembre. In questa data infatti avviene la celebrazione della prima misa de gallo, che sta per messa del gallo. Un nome ilare che fa riferimento all’orario in cui si svolge, le 4 del mattino. Una tradizione avviata nel 16esimo secolo dai frati spagnoli, durante la colonizzazione. Era un modo per consentire ai contadini di andare a messa poco prima di iniziare il lavoro nei campi.

Una volta celebrate le messe, lungo tutto l’ampio arco del periodo natalizio, sarà possibile gustare gli squisiti bi bibingka e i puto bumbong, ovvero dolci fritti tipici, venduti all’interno del sagrato della chiesa.

Giunti al 24 dicembre, sarà possibile assistere alla Panunuluyan, ovvero una messa in scena che vede una coppia, vestita da Giuseppe e Maria, bussare alle porte delle case alla ricerca di un alloggio, che troveranno unicamente al loro arrivo in chiesa, poco prima della messa di Natale, la Misa de Aguinaldo.

Tendenzialmente i turisti evitano la stagione delle piogge, che va da maggio a novembre. Quella secca invece va da dicembre a febbraio. Il costo della vita nelle Filippine non è affatto caro, con circa 30 euro al giorno per mangiare e dormire. Partendo dall’Italia però, occorrerà mettere in conto 11 ore di volo per raggiungere Manila, con un costo che può variare tra i 500 e gli 800 euro.

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