Parco della Caffarella, il polmone verde di Roma che pochi conoscono

È una delle aree verdi più ampie della capitale, ma sono tanti coloro che non ci sono mai stati

Un tempo vi era una grande tenuta privata, che sorgeva nei confini di una valle di origine alluvionale sul territorio della città di Roma. Oggi quella zona è un’area naturale importantissima, chiamata Parco della Caffarella, e nonostante sia pressoché sconosciuta ai più rappresenta una delle maggiori zone verdi urbane dell’intera Europa.

Il Parco è situato in una zona di grande rilievo storico e culturale. Si trova a ridosso delle Mura Aureliane, in un’area lambita da due antichissime direttrici che hanno letteralmente segnato la fortuna economica della vecchia Roma: la via Latina e la via Appia Antica. Nel suo territorio si snoda il fiume Almone, piccolo affluente del Tevere che un tempo era considerato sacro. Attualmente, la Caffarella ha un’estensione di circa 190 ettari, dovuta ad anni di espansioni che hanno aggiunto numerose porzioni verdi all’area originale.

Parco della Caffarella
Fonte: 123rf | Ph. Artem Bolshakov
Le Mura Aureliane – Fonte: 123rf | Ph. Artem Bolshakov

La storia di questo Parco risale addirittura al 3° secolo a.C., periodo del quale ci sono giunte le prime notizie sulla Caffarella. All’epoca, il territorio era posseduto dalla famiglia di Attilio Regolo, e nel corso dei secoli ha vissuto vicende molto controverse. È passato di mano in mano, è stato frammentato e venduto a privati e a società straniere, è stato abbandonato e rinvenuto in condizioni di assoluto degrado. Per riportarlo ai suoi antichi fasti, negli anni ’80 è nato il Comitato per il Parco della Caffarella, grazie al quale è stata realizzata l’area naturale pubblica più vasta di Roma, al cui interno è conservato un patrimonio storico e artistico dal valore inestimabile.

Sono infatti pochi coloro che conoscono la Caffarella e le sue incredibili meraviglie, nonostante la sua posizione centrale e la comodità dei collegamenti che permettono di raggiungerla. Inoltre, il Parco offre veramente un’esperienza indimenticabile, per chi ama la natura e per chi ha voglia di concedersi una vera e propria passeggiata che lo riporti indietro nel tempo. Sono molti i sentieri che si snodano all’interno della zona protetta, la maggior parte dei quali si dipanano attraverso splendide costruzioni risalenti a vari periodi dell’antichità, che raccontano la storia della capitale e dei popoli che l’hanno abitata nel corso dei secoli.

ninfeo di egeria caffarella
Fonte: iStock | Ph. Rimbalzino
Il Ninfeo di Egeria – Fonte: iStock | Ph. Rimbalzino

Uno degli esempi più suggestivi è il Ninfeo di Egeria, una fonte risalente al 2° secolo d.C. e oggi un sito archeologico di grande importanza. Nell’antichità veniva utilizzato come luogo di riposo estivo, dove sfuggire al caldo dell’urbe grazie anche all’umidità dovuta alla sorgente di acque oligominerali che si trova a poca distanza. Risalenti probabilmente allo stesso periodo sono anche le Cisterne romane, adibite a riserva d’acqua per alcune ville presenti nei dintorni. Restaurate di recente, le Cisterne sono oggi visitabili nel periodo primaverile e in quello autunnale.

Tra gli edifici più spettacolari della Caffarella dobbiamo ricordare anche il Tempio del Dio Redicolo, un sepolcro antichissimo edificato in onore di Annia Regilla, nobildonna residente in una delle splendide ville che punteggiavano tanti secoli fa il Parco. Ancora in ottimo stato di conservazione, il cenotafio presenta dettagli davvero sorprendenti come gli eleganti capitelli che sovrastano le colonne della struttura e le ricche cornici che racchiudono le finestre del sepolcro. Di età rinascimentale è invece il Casale della Vaccareccia, edificato probabilmente nel ‘500. Il complesso, oggi utilizzato parzialmente per l’allevamento di ovini e per la produzione casearia, ingloba anche una delle torri di guardie medievali un tempo presenti in gran numero in questa zona.

Parco della Caffarella
Fonte: 123rf | Ph. dgav
Il Parco della Caffarella – Fonte: 123rf | Ph. dgav