Cosa vedere a Nanchino, la nuova destinazione degli expat in Cina

A 300 chilometri da Shanghai, Nanchino attrae sempre più studenti e giovani lavoratori. Il motivo? Il senso di pace che regala

Nanchino, Nanjing in cinese, è una città antichissima. Si trova a 300 chilometri da Shanghai, lungo le rive del Fiume Azzurro, ed è la nuova destinazione degli expat.

Capitale della Cina per alcuni anni sotto la dinastia Ming, Nanchino è abitata sin dal più remoto passato: sono stati trovati qui fossili di Homo Erectus vecchi di 600.000 anni, e le mura che circondano la città – cingendo modernissimi grattacieli – hanno oltre 600 anni. Dai bassi edifici del periodo nazionalista attorno a Beijing Xi Lu ai grattacieli di Xinjiekou, sino ai tortuosi vicoli con le loro vecchie case nella zona di Pukou, Nanchino ha la più varia architettura.

Cosa vedere a Nanchino, la nuova destinazione degli expat in Cina

E se questi contrasti in molte città appaiono quasi disturbanti, in quest’angolo della Cina sembrano funzionare: strade a tre corsie salgono e scendono per la città, con le vecchie abitazioni che si incastrano tra edifici quasi futuristici. Perché, sebbene sia un centro indubbiamente moderno, l’eredità antica di Nanchino si respira in ogni suo angolo. Ma è, Nanchino, soprattutto la città degli universitari e degli expat, che qui trovano un’atmosfera più tranquilla rispetto a quella di Pechino e di Shanghai.

Perché piace? Perché, nonostante abbia 8.3 milioni di abitanti, è una tra le poche metropoli della Cina ad offrire un facile accesso alla pace e alla solitudine. Nel distretto di Pukou, ad esempio, salendo a bordo di un bus si raggiunge in trenta minuti l’area panoramica di Laoshan (o Mount Lao), con le sue colline boschive ricche di sentieri e di percorsi per isolarsi dal mondo. Nel cuore di Nanchino, poi, il lago Xuanwu è un’oasi di pace fatta di templi, di ristoranti e di teahouse all’interno dello Xuanwu Lake Park.

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Senza dimenticare poi la possibilità di esplorare il suo passato, passeggiando per le strade di Lao Men Dong, una via pedonale che – tra le più antiche strade commerciali della città – è stata di recente rinnovata ed è sita a nord del fiume Qinhuai. Qui si possono ammirare gli edifici in legno riprodotti secondo i modelli originali e piccoli ristoranti di specialità locali come l’anatra salata, le polpette e i pasticcini salati.

E poi, ovviamente, le mura. Che, a differenza di quelle di Pechino o di Xi’an, non sono lineari ma seguono invece il profilo del lago e della montagna. E l’effetto è davvero bellissimo.

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