Marmo Melandro, la Basilicata di Muro Lucano e Brienza

In provincia di Potenza, la zona del Melandro ospita borghi straordinari, testimonianza di un'Italia antica

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Redazione

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L’Italia è tutta una miniera di luoghi straordinari. Su cui, talvolta, s’accendono i riflettori.

Nel corso della puntata di Kilimangiaro di domenica 24 febbraio, le telecamere hanno raccontato una storia affascinante, quella dei borghi del Marmo Melandro. In Basilicata, nella provincia di Potenza, la Comunità montana Melandro è caratterizzata dall’aspetto tipico dell’Appennino Meridionale, coi suoi scocesi contrafforti montagnosi, i suoi boschi e i suoi borghi di pietra. E sono proprio quei borghi, che meritano una visita.

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Vista panoramica di Muro Lucano | Fonte: Facebook (I love Muro Lucano)

Muro Lucano, ad esempio, è un vero e proprio gioiello italiano. Noto come “borgo presepe“, è costruito su di uno sperone di roccia calcarea: le case paiono aggrappate l’una sull’altra, con la valle del Marmo Platano a fare da sfondo e con un centro storico che è un incastro d’epoche. Il quartiere più antico è il Pianello, che è d’influenza romana e che è sottolineato da una suggestiva illuminazione, mentre il punto più alto è di stampo medievale ed è sede del monumentale castello e dell’ex palazzo vescovile. Infine, la zona rinascimentale. Un miscuglio di stili, per un luogo davvero unico.

Cosa vedere a Muro Lucano? Sicuramente il Museo archeologico nazionale della Basilicata Nord-Occidentale, ma tutti i suoi vicoli – dominati dal maestoso castello – meritano d’essere esplorati. C’è la casa natale di San Gerardo Maiella, patrono della Basilicata, oggi casa-cappella che gli rende omaggio, e c’è la chiesa della Madonna di Capodigiano. Ma, soprattutto, c’è il fascino dei tempi antichi. E ci sono i sapori degli ingredienti tipici: il tartufo, la pasta fatta in casa, la ciuccia (piatto a base di legumi e di granoturco).

castello muro lucano
Fonte: Facebook
Il castello di Muro Lucano | Fonte: Facebook (I love Muro Lucano)

Anche Brienza (poco più di 4000 abitanti in provincia di Potenza) ha il suo castello. O, meglio, lo aveva: oggi, di quella fortezza (che secondo la leggenda aveva 365 stanze, una per ogni giorno dell’anno) sono rimaste la torre e la struttura muraria. E poi la chiesa madre dedicata all’Assunta, risalente all’XI secolo, la chiesa di San Zaccaria coi suoi dipinti e la chiesa di San Michele Arcangelo coi suoi affreschi. Infine, in posizione panoramica sulla valle del Melandro e circondata dai boschi, la chiesa del Crocifisso.

Due borghi meravigliosi, simbolo di un’Italia che ha in sé una meravigliosa storia.

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