Si trova nella pittoresca Alsazia il villaggio di Hunspach, nominato villaggio più bello di Francia del 2020 dagli stessi francesi. Un gioiello che si distingue per il suo patrimonio storico, architettonico e per le tradizioni ben radicate.
Con i suoi antichi edifici bianchi a graticcio (che in Francia chiamano “à colombages”) con i tetti spioventi e le finestre dai vetri bombati fatti ancora a mano, i vicoli stretti acciottolati, le piazzette e le fontane rendono questo villaggio estremamente “charmant” racconta la storia dell’Alsazia. Autentico e unico, Hunspach si colloca lungo la strada dei villaggi pittoreschi, tra Haguenau e Wissembourg.
Il piccolo borgo di Hunspach è uno splendido esempio di cittadina rurale franco-tedesca, in una zona la cui appartenenza politica ha per secoli oscillato tra Germania e Francia.
La prima menzione del villaggio risale al 1298, quando Hunspach era feudo del grande elettore tedesco del Palatino. Divenuto protestante poco dopo la riforma di Martin Lutero, il borgo fu per un periodo amministrata dalla Svezia e poi raso al suolo dai cattolici. Si deve agli svizzeri il merito di aver ricostruito la cittadina dopo che nel 1787 la Corona di Svezia lasciò ogni pretesa sul suo piccolo territorio francese. Nell’800 il centro urbano si sviluppò ulteriormente, con la costruzione della piccola stazione ferroviaria e del nuovo campanile della chiesa parrocchiale.
D’inverno organizzano visite guidate a bordo di tradizionali calessi, ma si può fare anche il tour a piedi o d’estate a dorso d’asino.
Per gli appassionati di architetture militari, imperdibile è la visita al Schoenenbourg a pochi chilometri dal centro abitato. Durante il XX secolo, infatti, Hunspach rientrò nei piani della mitica linea Maginot, di cui il forte faceva parte, un complesso di fortificazioni, opere militari, sistemi difensivi, caserme e depositi di munizioni realizzati dal 1928 al 1940 dal governo francese a protezione dei propri confini.
