Cosa vedere tra le antiche vie del Marchesato di Saluzzo

Inserito da USA Today tra le 11 tappe per un viaggio in Italia che esuli dalle rotte del turismo di massa, il Marchesato di Saluzzo è tutto da scoprire. Ecco la sua storia, e cosa vedere tra le sue vie.

A stabilirlo è USA Today: il Marchesato di Saluzzo è una delle 11 imperdibili tappe per un viaggio in Italia che esuli dalle rotte del turismo di massa. Alle porte di Torino, tra la pianura e le vallate alpine, è un luogo sospeso, in cui il tempo pare essersi fermato. Ed è, soprattutto, un concentrato di storia e di cultura. In passato, era un antico Stato italiano, comprendente territori piemontesi e francesi: parti delle province di Cuneo e Torino, la capitale Carmagnola, e poi Castellar, Manta, Racconigi.

Governato dalla famiglia dei Del Vasto, vide le sue mire espansionistiche contrastate dai Savoia, che gli impedirono anche di mantenere la sua autonomia. Tuttavia, Saluzzo visse un suo periodo d’oro, durante i marchesati di Ludovico I e di Ludovico II, nel XV secolo. Sviluppò i commerci costruendo il buco di Viso, il primo traforo alpino, e crebbe dal punto di vista urbano e artistico. Successivamente, per oltre mezzo secolo fu parte integrante della Francia, prima di entrare in definitivo possesso del duca Carlo Emanuele I di Savoia.

Cosa vedere tra le antiche ed eleganti vie del Marchesato di Saluzzo

Ma perché una rivista americana parla del Marchesato di Saluzzo, e cosa c’è da visitare qui? La risposta sta proprio nel suo passato, di cui ancora oggi rimangono importanti testimonianze. Il monumento più rappresentativo è la Castiglia, il maniero fortificato – costruito nella seconda metà del Duecento – che domina il centro storico e che, ex residenza dei Marchesi di Saluzzo, fu poi trasformato in prigione e, oggi, ospita interessanti musei. C’è, qui, il Museo della Civiltà Cavalleresca, dedicato alla storia del marchesato e del suo territorio; e c’è il Museo della Cultura Carceraria, che ben racconta l’evoluzione del contesto penitenziario in Italia.

Tra gli altri monumenti degni di nota ci sono il Palazzo Comunale, sulla strada che conduce alla Castiglia, e la Pinacoteca dedicata al pittore paesaggista Matteo Olivero. Subito dopo, una stretta scalinata conduce, su per 130 gradini, fino ad una loggetta cinquecentesca, da cui si gode di uno straordinario panorama. E, ancora, la chiesa di San Giovanni – datata 1300 e con una sugestiva scalinata interna che conduce sino alle tre navate – e Casa Cavassa, uno splendido edificio simbolo del Rinascimento del Marchesato di Saluzzo in cui è stato ricreato il fasto della nobile dimora che nel Cinquecento era. Ma, questo, è anche il luogo in cui Silvio Pellico nacque: la casa in cui trascorse i primi anni della sua vita si può vedere ancora nella piazzetta dei Mondagli. Infine, la Sinagoga – testimonianza della comunità ebraica che qui viveva – e il giardino botanico della Villa Bricherasio. Monumenti da scoprire con una passeggiata lenta, assaporando la bellezza di un luogo che – del passato italiano – è una splendida testimonianza.

Cosa vedere tra le antiche ed eleganti vie del Marchesato di Saluzzo