Cosa fare a Ölüdeniz: spiagge bianche in un angolo dell’Egeo

Weekend a Ölüdeniz, alla favolosa e incontaminata Laguna Blu di Ölüdeniz; il parapendio dal Monte Baba, la Lycianway Ultramarathon e la Valle delle Farfalle.

Il mare blu da favola, così blu, con le sue sfumature turchesi e acquamarina, da sembrare dipinto. È il mare di Ölüdeniz, splendido borgo marinaro del distretto di Fethiye, nella provincia di Muğla, che si affaccia sul mare Egeo, in Turchia. Ölüdeniz – che letteralmente, in turco, significa “Mar Morto”, a causa delle sue acque che si vogliono straordinariamente calme anche durante le tempeste; o, secondo la traduzione ufficiale “Laguna Blu” – si trova lì dove l’Egeo e il Mediterraneo si congiungono. Un paesaggio, una meta ideale per le vacanze.

Si arriva in zona scendendo all’aeroporto di Dalaman, ad un’ora di macchina da Ölüdeniz. Entrato in servizio nell’estate del 2006, il terminal internazionale collega l’area, in modo regolare, tutto l’anno, con il resto della Turchia e con l’aeroporto londinese di Gatwick. Durante la stagione estiva e autunnale arrivano i voli dai principali scali europei, dal Libano, dalla Giordania e dai Paesi dell’area sovietica. L’aeroporto di Dalaman è servito da taxi e da linee di pullman che, una volta arrivati, portano i turisti a destinazione a Ölüdeniz e nelle altre località di vacanza limitrofe.

Visto dall’alto, in cartina, il mare di Ölüdeniz sembra uno specchio d’acqua a sé, quasi separato da una lingua di sabbia che gli impedisca l’abbraccio del Mediterraneo. I boschi e le pinete arrivano fin quasi alla riva, la sabbia candida fa da cornice al mare blu e trasparente. Da un lato, verso est, il Monte Baba (Babadağ) baldanzoso governa la baia. Le acque tranquille, il parco naturale che protegge la pineta, la spiaggia e i suoi fondali poco profondi rendono questo uno dei panorami più fotografati di tutta la Turchia e un posto adatto ai bambini.

Poco oltre il litorale, un poco addentrandosi oltre la cortina dei boschi, i turisti si fermano nelle residenze esclusive e negli hotel di Ölüdeniz, oppure dirigendosi nella vicina Fethiye, dove c’è un villaggio a cinque stelle che ai più piccoli dedica due piscine con tanto di scivoli e giochi acquatici, miniclub dai quattro ai dodici anni, animazione, menù e spazi riservati. Per gli adulti, nelle varie strutture, attrezzature per ogni tipo di sport – dal wakeboard alla vela, dalle biciclette alle immersioni e lo snorkeling –, una spa che propone massaggi balinesi, bagni di latte, miele, fiori e atelier d’arte.

Il Monte Baba è il punto ideale per lanciarsi e provare l’ebbrezza del parapendio: da più di 1.900 metri, con l’assistenza in volo di un maestro della disciplina, si plana per quasi tre quarti d’ora, godendo di spettacolari ed esclusive vedute sulla laguna e sul parco di Ölüdeniz e, quando il tempo lo concede, lanciando lo sguardo fino all’Isola di Rodi. Se in alta stagione le rive dell’ambita Laguna Blu possono essere affollate, basta spostarsi appena un po’ in direzione a sud per trovare tratti di costa ancora intatti, mossi qua e là da terrazze coltivate e piccoli villaggi.

Anche i dintorni di Ölüdeniz sono ricchi di iniziative e sorprese: la Lycianway Ultramarathon, ad esempio, una “ultramaratona” internazionale che si disputa dal 2010, sul tragitto che va da Ölüdeniz, in direzione est, per più di 200 chilometri, sei giorni di percorrenza e conclusione ad Adalia.

Oppure, in direzione Faralya, verso la vicina Valle delle Farfalle, una riserva nazionale protetta che comprende una gola verde con una cascata alta 60 metri, che sbocca su una spiaggia sabbiosa, per ammirare le specie protette di lepidotteri, circa 80, tra cui c’è anche la piccola falena tigrata che prospera solo in questa zona.

Il trekking prosegue fino a Faralya, uno scorcio di mondo in cui sembra essersi fermato il mondo, sopra la Valle delle Farfalle e con vista mozzafiato sulla costa. Tornati a Ferthiye, sulla costa, si può riservare del tempo per la visita alle rovine di Telmessos, città fondata nel V secolo a.C., all’epoca celebre per il suo santuario e la scuola di divinazione. Oggi si conserva quasi intatta l’antica necropoli, con le sue tombe scavate nella roccia, mentre le sue stele funerarie e i più interessanti reperti sono esposti al Museo di Fethiye.