Il Castello di Sarzano tra i più belli del Ducato

Un "nuovo" castello entra a far parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza

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Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Un “nuovo” castello entra a far parte del circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza. È lo storico Castello di Sarzano, nel cuore delle Terre Matildiche. Il maniero si trova nella frazione di Casina, in provincia di Reggio Emilia, a monte della splendida Valle del Crostolo ed è una fortificazione sorta in quel naturale paesaggio che è l’sull’Appennino emiliano.

Il castello ha una lunghissima storia che parte dal Medioevo e all’interno delle sue spesse mura sono passate generazioni di famiglie nobili. Ci vissero gli Attonidi, i Fogliani, i d’Este, i Visdomini, i Della Pergola e, in tempi più recenti, i Carandini. I primi documenti rinvenuti in cui si nomina il Castello di Sarzano risalgono al 958 d.C., quando Atto Adalberto, progenitore della Gran Contessa Matilde di Canossa, una delle donne più importanti del Medioevo, lo acquistò. Faceva parte di quel sistema difensivo a cui appartengono altri castelli della contea di Canossa, e che sono il Castello di Carpineti, il Castello di Montecchio, il Castello di Bianello, il Castello di Rossena e il Castello di Canossa.

La posizione di Sarzano, a cavallo della direttrice Parma- Lucca (l’alternativa, nel Medioevo, alla Via Francigena) e sulla cima di un monte a controllo delle strade di valico, ne fece un importante luogo difensivo, ma anche di commercio e pellegrinaggio.

ll mastio del castello è l’edificio più grande. Doveva essere adatto alle funzioni difensive, ma pare anche residenziali. Infatti, fu trasformato in abitazione fino al 1920. In origine la struttura del castello era organizzata all’interno di tre cerchie di mura. Quella inferiore – il cui perimetro è ripreso dall’anello stradale – aveva tre porte d’accesso e comprendeva la chiesa e un’abitazione civile. Le due superiori erano concentriche: quella mediana conchiudeva un piazzale a recinto, delimitato interamente da un fossato con ponte levatoio, e un cortile interno con il bastione merlato e i manufatti abitativi, mentre la cortina superiore delimitava un cortile con la torre difensiva più alta.

Oggi il complesso è formato dal castello, che occupa la sommità del colle e del borgo dove si trova la ex chiesa di San Bartolomeo con la sua canonica ora trasformata in ostello e bar, una casa mezzadrile (l’attuale locanda) e un fienile (il ristorante). L’impianto attuale, con doppia cinta di mura (in buona parte sepolte), cortile, mastio e torre quadrata, risale al XV secolo, al tempo del Marchese Nicolò III d’Este.

Un luogo ricco di storia, insomma, che apre le porte a tutti gli italiani che desiderano riappropriarsi della conoscenza dei luoghi del nostro straordinario Paese. Il castello è visitabile tutto l’anno dal venerdi alla domenica e nei giorni festivi dalle 10.00 alle 18. Si può portare anche il proprio cane.

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Fonte: Ufficio stampa
Il Castello di Sarzano @Ufficio stampa