Questa copia della Cappella Sistina è perfetta ed è in Messico

Un ex graphic designer decide di regalare alla propria città un'opera maestosa, la sua personale Cappella Sistina

Per ammirare la Cappella Sistina è necessario recarsi a Roma. Una certezza che vacilla nello scoprire il lavoro realizzato da Miguel Francisco Macias, che offre ai cittadini e turisti di Città del Messico, mai stati nella Capitale italiana, una valida alternativa alla visione dell’opera sulle fredde pagine web di un pc o di uno smartphone.

Roma, Cappella Sistina
Fonte: 123rf
Fonte Foto: 123rf

In un’altra vita Macias era un graphic designer, ma negli ultimi 18 anni il suo impegno principale è stata la riproduzione della Cappella Sistina, proprio nel tentativo di portare nel proprio territorio un assaggio dell’arte europea, come omaggio ai tanti che non possono viaggiare.

Il progetto ha dimensioni enormi, com’è facile immaginare, ed è ora ammirabile alzando lo sguardo nella navata della Chiesa Perpetuo Socorro, nella Colonia Moctezuma. Si tratta del lavoro di una vita, di qualcosa per il quale Macias verrà ricordato anche dopo la sua morte. Quasi totalmente autofinanziata, questa seconda Cappella Sistina è stata in parte realizzata anche grazie all’ausilio delle donazioni di alcuni parrocchiani.

L’artista ha suddiviso il tutto in 14 tele, ognuna delle quali larghe circa 1.5 metri. Un sistema alternativo al lavoro immane messo in atto da Michelangelo. Macias sapeva di non poter occupare la chiesa con impalcature perenni, al fine di mettere in atto il proprio progetto. Ha così realizzato il tutto, tela dopo tela, con i piedi ben piantati per terra. Una volta ultimato tale lavoro, ha poi provveduto a fissare il tutto al soffitto, quasi fossero i tasselli di un mosaico.

La prima scintilla ci fu nel 1999, quando l’uomo arrivò a Roma, in viaggio con un amico. Trascorse ore ad ammirare gli affreschi della cappella, studiandoli nel dettaglio, per quanto possibile, data la distanza dal soffitto: “Rimasi fino a quando la sicurezza mi chiese di uscire”. Utilizzando il conto dei propri passi, la misurò, rendendosi conto che le dimensioni della Cappella non erano poi così distanti da quelle della sua chiesa a Città del Messico.

Citta del Messico, Cappella Sistina
Fonte: Twitter
Fonte Foto: Twitter

Tornato a casa, armato di un sogno e qualche foglio di carta con su le misure della struttura romana, Macias ne parlò al suo pastore. Così ebbero inizio i lavori, ormai molti anni fa, con la sua copia che appare anche più imponente, considerando come il tetto sia ben più basso. Il tratteggio non sarà mai lo stesso ma, cosa più importante, non aspira ad esserlo. In questa chiesa è presente la raffigurazione di un sogno, e in fondo l’arte non è altro che questo.