La bellissima Norcia: perla preziosa dell’Umbria

Visitiamo la città umbra di Norcia fra i profumi dei suoi prodotti gastronomici e dei fiori della Piana

Norcia è un comune in provincia di Perugia incastonato nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sorge sull’altopiano di Santa Scolastica all’altezza di 600 metri. Il suo paesaggio è variegato, gli alti monti si mescolano a vallate più dolci e distese di pascoli che regalano qui e là genziane, artemisie e gigli martagoni. Norcia è un paese con monumenti e palazzi di grande pregio dove si possono scoprire testimonianze artistiche di notevole importanza. Purtroppo i fenomeni sismici che hanno duramente colpito la zona hanno danneggiato, e in alcuni casi distrutto, gran parte di questo patrimonio.

Partendo dal cuore del paese di Norcia si può vedere ciò che rimane della Basilica di San Benedetto, ovvero la facciata, quella che un tempo era considerata uno dei capolavori di architettura medievale umbra è oggi purtroppo l’immagine simbolo del terremoto che ha colpito la città e che spesso è stata fra le prime pagine di tante testate giornalistiche che commentavano le notizie sul grave sisma. Con la speranza che venga al più presto ricostruita, merita di raccontarne le origini poiché molto interessanti.

Si pensa che la basilica sorgesse sulla casa natale dei santi Benedetto e Scolastica vissuti tra il quinto e il sesto secolo d.C. Al suo interno custodiva preziosi dipinti di Filippo Napoletano e di Michelangelo Carducci. Mentre oggi potete vedere che l’esterno è arricchito da un rosone accompagnato dai simboli dei quattro evangelisti e da un portale decorato con rilievi e statue.

Altro orgoglio della città è la Cattedrale di Santa Maria Argentea, una chiesa molto antica già ricostruita nel 1570 con uno stile rinascimentale. L’ennesima ricostruzione in seguito ai sempre più disastrosi terremoti fu eseguita in stile neoclassico con la facciata che si riconosce ancora oggi. Purtroppo la struttura che custodiva affreschi e dipinti oltre a un organo a canne del 1743 non ha retto l’ultima forte ferita inflittagli dalla scossa del 30 ottobre 2016: come esito finale ci fu il crollo della struttura.

Fu incessante (e lo è ancora) il lavoro dei vigili del fuoco per recuperare e salvare le opere d’arte e per mettere in sicurezza ciò che è rimasto della Cattedrale. Indubbiamente per ogni città i monumenti e i palazzi d’epoca rivelano l’identità del luogo. Nel caso di Norcia la popolazione così legata alle tradizioni ma proiettata verso la ripartenza sta tentando di restituire ai visitatori il meglio del proprio paese; e se per ora non può contare sui suoi patrimoni storici più importanti, ha motivo di essere orgogliosa dei suoi paesaggi e in particolare della sua gastronomia tipica.

Di prodotti genuini e buonissimi da assaggiare a Norcia ce n’è un’infinità. Per i palati più raffinati il pregiato tartufo Nero è irrinunciabile e poi i formaggi di pecora, il farro, lo zafferano e le famose lenticchie di Castelluccio. In questa terra nasce l’arte norcina della lavorazione delle carni di maiale e le numerose norcinerie vi permetteranno di gustare il prosciutto di Norcia IGP oltre ad altri squisiti salumi.

Se dopo aver fatto una visita della città di Norcia ed esservi ristorati con le prelibatezze locali vorrete concedervi una passeggiata rilassante a contatto con la natura, non vi resta che raggiungere Castelluccio di Norcia, un piccolo borgo poco distante dalla città che sorge su di una collina nel cuore dei Monti Sibillini. Qui i più sportivi potranno dedicarsi al trekking, ad un giro in mountain bike, praticare rafting e canoa e se capiterete in questa zona fra metà giugno e i primi di luglio potrete ammirare la famosa fioritura della Piana, uno spettacolo naturale che attira turisti da tutto il mondo.

Sono molti gli eventi che la città di Norcia organizza nel corso dell’anno, tra gli appuntamenti da non perdere la Festa dei Fauni del 9 dicembre, quando in onore della Madonna di Loreto si accendono molti falò e la notte si illumina. Il 17 gennaio poi è il giorno della benedizione degli animali, del sale e del grano in onore di Sant’Antonio Abate. Un’altra occasione di festa è il rito ancestrale della fertilità chiamato Piantamaggio che si svolge il 30 aprile.

Per raggiungere Norcia in automobile arrivando da nord si deve percorrere l’autostrada A14 Bologna-Bari-Taranto e uscire a San Benedetto del Tronto. Si deve poi continuare sulla superstrada per Ascoli Piceno, arrivando all’altezza di Arquata; a quel punto si deve prendere il bivio per Norcia. Chi arriva dal sud dovrà imboccare la A1 Napoli-Milano con uscita Orte e dirigersi verso Terni per poi imboccare la provinciale seguendo le indicazioni per Norcia.

Chi preferisce viaggiare in treno dovrà considerare di scendere alla Stazione di Spoleto sulla linea ferroviaria Roma-Ancona e proseguire prendendo l’autobus fino a destinazione. Mentre se il mezzo che più vi aggrada è l’aereo, l’aeroporto più vicino è l’Aeroporto Regionale Umbro di Sant’Egidio che però dista da Norcia 70 chilometri.

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