Aranda de Duero, la città spagnola degli Eurogames

Agnello e vino sono i pezzi forti della capitale, ma non mancano i luoghi culturali

Aranda de Duero, è la capitale della regione di Ribera del Duero e sarà una delle prime sei città che parteciperanno quest’anno agli Eurogames, con Ilary Blasi e Alvin.

A meno di due ore da Madrid e un’ora di auto da altre capitali come Segovia, Soria, Palencia, Valladolid o Burgos, iniziamo il tour partendo dal cuore della città.

Plaza Mayor è stata, alla fine del Medioevo, il centro della coesistenza di Arandino. Eloquente testimonianza della storia della città, come ogni piazza principale svolge tre funzioni di base: commerciale, istituzionale e ricreativa, che si sono ovviamente adattate ai tempi. È nata come spazio extramurale per celebrare animate fiere e mercati, ma la crescita urbana l’ha talmente assorbita da includere anche Plaza Nueva, arricchita dalle nuove case con portici.

I luoghi sacri da non perdere

La Chiesa di Santa María La Real è l’edificio più rappresentativo della città, un bellissimo esempio del suo periodo di splendore: l’attuale edificio sostituisce quello precedente, di cui è conservata solo la solida torre difensiva, possibilmente del 13° secolo. Dall’esterno, spiccano il sobrio gioco dei volumi del promontorio e la sua spettacolare copertura meridionale.

Aranda de Duero, la città spagnola degli Eurogames
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Aranda de Duero Ph. milacroft (123RF)

Al suo interno ci si trova di fronte a un grande tempio a tre navate, affiancate a nord da una quarta dove ci sono diverse cappelle. La sua architettura slanciata ricorda la migliore tradizione del gotico di Burgos. Numerose sono le opere che meritano di essere messe in risalto, come le eleganti cappelle funerarie e la fonte battesimale; particolarmente suggestivo è il pulpito in noce realizzato, tra il 1544 e il 1547, dagli scultori Miguel de Espinosa e Juan de Cambray.

La Chiesa di San Juan è un tempio gotico che ha ospitato nel 1473 il Consiglio di Aranda: oggi ospita il Museo di Arte Sacra. Si trova in un punto strategico che domina il passaggio sopra il Bañuelos, fungendo anche da difesa verso la sua torre, unico pezzo conservato del periodo originale.

San Juan in Aranda de Duero
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San Juan in Aranda de Duero Ph. milosk (123RF)

Le pareti esterne sono formate da archi di raffinato disegno geometrico e presiedute da un alto rilievo di San Juan attribuito allo scultore del XVI secolo Juan de Vallejo. All’interno, con tre navate coperte da volte con feroci draghi dipinti, colpisce la pala d’altare principale con morbide superfici marmorizzate. Quest’opera, della metà del XVIII secolo, incorpora diversi rilievi del XVI dalla pala d’altare precedente.

Al di fuori del vecchio nucleo murato, Aranda de Duero ha anche opere di grande interesse che ora fanno parte del suo ricco patrimonio, come nel caso dell’Humilladero. Qui inizia una passeggiata paesaggistica che culmina nell’eremo della Virgen de las Viñas, uno dei luoghi più amati della città.

Santa Maria la Real
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Santa Maria la Real Ph. curtoicurto

Il Ciavín e la Bodega de las Ánimas

Se c’è un posto sulla penisola che è stato legato al mondo del vino sin dal suo inizio, è Aranda de Duero. Per aiutare a pubblicizzare l’eredità enoculturale storica della città, è stato costruito il Centro di interpretazione dell’architettura del vino.

Nel Ciavín ogni visitatore sarà in grado di acquisire una diversa visione di questo universo: conoscere cantine silenziose, cantine con enormi presse di legno, gallerie e vasche che, nel loro insieme, offrono nuove prospettive di un ricco patrimonio. La diversità di approcci del centro lo rende interessante per qualsiasi tipo di pubblico: famiglie, amanti della storia, turisti occasionali e gruppi di amici. Tra le altre risorse, il visitatore troverà pannelli esplicativi, ricreazioni di siti romani come Clunia ed esempi che mostrano la vinificazione tradizionale.

Il tour si completa con una visita alla tradizionale cantina “Las Ánimas”, dalla quale è possibile scoprire la ragion d’essere di queste gallerie, legate allo stile di vita delle persone di questa città nel Medioevo, nonché alla loro vinificazione e metodi di conservazione.

Tra piccoli e grandi piaceri, non dimenticate di gustare l’agnello: proviene solo dalle razze “Castigliano”, “Churra” e “Ojalada” ed è alimentato esclusivamente con latte materno, come dettato dalla tradizione, fin dalla colonizzazione romana. Dopo la tostatura in un tradizionale forno a legna o su rami di vite, viene cotto a fuoco lento nei suoi stessi succhi in una pentola di terracotta, per poi essere servito ai commensali.

Che dovranno mangiare rigorosamente con le mani.

Plaza Mayor
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Plaza Mayor Ph. curtoicurto