Lungo la Via degli Etruschi, uno splendido itinerario nella storia

È stato da poco inaugurato un nuovo itinerario che collega alcuni dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia, sul confine tra Lazio e Toscana.

È stato da poco inaugurato un nuovo itinerario che collega alcuni dei luoghi più belli e suggestivi d’Italia, sul confine tra Lazio e Toscana.

Si tratta dalla Via degli Etruschi, un cammino che unisce la via Francigena – all’altezza di Proceno – con l’antico porto di Vulci, oggi conosciuto con il nome Le Murelle (Montalto di Castro). Attraversa i territori dove sono stati fatti i principali ritrovamenti Etruschi del nostro Paese.

Si percorrono le cosiddette ‘tagliate’, le antiche vie Etrusche, fino a raggiungere ciò che rimasto di un porto etrusco sommerso, tra vie cave, strade bianche e antiche vie ricche di storia.

Lungo 80 chilometri, il percorso unisce sei parchi, aggirando il Monte Amiata e correndo lungo il fiume Fiora. Può essere fatto a piedi, in bicicletta o a cavallo (ma non con mezzi motorizzati).

Il primo tratto, quello che collega Sorano a Sovana, in provincia di Grosseto, lungo circa 25 km, è già aperto e nei prossimi mesi l’intero tragitto sarà ultimato. Questo tratto è detto anche via Gregoriana in quanto si pensa sia il luogo di nascita di Gregorio VII. Il percorso attraversa alcune vie cave, canyon scavati nella roccia tra ripide pareti rocciose di tufo, che a tratti sono alte più di 20 metri. Le vie cave Etrusche collegavano alcuni insediamenti con le necropoli e costituivano un efficace sistema di difesa contro i possibili invasori.

Il secondo tratto che va da Sovana a Pitigliano, Montalto di Castro, Vulci e l’antico porto delle Murelle (Regae), attraversa luoghi meravigliosi. Pitigliano è uno dei borghi più pittoreschi d’Italia, detto anche la ‘piccola Gerusalemme’ ma anche la ‘Città del tufo’, è uno dei sei parchi attraversati dalla Via degli Etruschi e vale assolutamente una visita. Lungo la strada si incontra anche il Museo archeologico all’aperto Alberto Manzi.

A Montalto di Castro si trova l’antica città etrusca di Vulci, uno dei parchi che si incontrano lungo il percorso. Vulci è un’antica città Etrusca di circa 120 ettari e fu una delle più grandi città-Stato dell’Etruria.

Dal 2017 il Parco Archeologico Antica Castro, uno dei sei parchi attraversati, è la testimonianza di una storia che dal Medioevo fino al XVII secolo è rimasta immutata. Castro era un’antica città nel cuore della Maremma laziale, capitale del Ducato di Castro, e fu distrutta nel 1649. Fu un’importante città etrusca, dove venne fatto lo straordinario ritrovamento di una Biga di bronzo.

La Via degli Etruschi tocca anche due parchi naturali, la Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, uno degli angoli più solitari e remoti del Lazio, con un bosco talmente selvaggio da essere a tratti impenetrabile, e la Riserva Naturale Provinciale Montauto, un’area naturale protetta che si estende all’estremità meridionale del comune di Manciano, in Toscana, nell’area in cui sorge la Rocca di Montauto, che si ricongiunge sul territorio laziale all’Oasi di Vulci.

Una volta terminata, per percorrere l’intera Via degli Etruschi e visitare i parchi sarà disponibile un unico Biglietto del pellegrino che consentirà l’ingresso senza fare le file. Lungo tutto il tragitto già oggi si possono trovare diversi punti di ristoro e bed and breakfast, per chi volesse percorrere questo itinerario nella storia Etrusca.