Lungo il Sentiero dei Ducati, un cammino storico

Dalla Pianura Padana alle incantevoli coste liguri, attraversando l'Appennino Tosco-Emiliano: ecco la meraviglia del Sentiero dei Ducati, un itinerario storico

Nulla è più affascinante di un lungo cammino in mezzo alla natura, soprattutto se questo ci conduce alla scoperta di così tanti paesaggi diversi. Il Sentiero dei Ducati garantisce proprio un’esperienza unica: dalle immense distese pianeggianti ai boschi rigogliosi, dalle imponenti vette appenniniche all’incantevole azzurro del mare. Tutto contribuisce a regalare una visione che resterà per sempre indimenticabile.

Il Sentiero dei Ducati, tra storia e natura

È un vero e proprio tuffo nella storia, quello che il Sentiero dei Ducati ci propone. A partire dal suo stesso nome, che fa riferimento agli antichi confini tra il Ducato Estense di Modena e Reggio Emilia e quello di Parma e Piacenza – senza contare, poi, quelli della Toscana. Le terre in questione divennero d’importanza vitale già nel Medioevo, e più avanti ancora con la formazione del Regno d’Italia. Tuttavia, le origini di questo cammino affondano molto più indietro nel tempo: snodandosi lungo le direttrici che percorrono le ampie vallate dei fiumi Enza e Magra, permetteva a soldati e mercanti di affrontare il percorso che univa il mar Tirreno alla Pianura Padana – e da qui proseguire fino al mar Adriatico.

Numerosissime sono le testimonianze che raccontano la longeva storia del Sentiero dei Ducati. Una delle più suggestive è il sito protostorico del Monte Lulseto, con la sua misteriosa pietra ricca di incisioni rupestri che potrebbe ricordare il culto della fertilità e della Madre Terra. Sempre qui sono state rinvenute moltissime statue stele della Lunigiana, oggi custodite nel Museo Archeologico di Pontremoli: queste sculture simboleggiano il megalitismo dell’età del ferro e di quella del bronzo, come un viaggio nel tempo. Ma non c’è bisogno di tornare così lontano per vivere l’atmosfera magica di questi luoghi. Basta passeggiare tra le viuzze dei suoi antichi borghi.

I borghi del Sentiero dei Ducati

Lungo i quasi 160 km su cui si snoda il cammino, si possono trovare tanti paesini che racchiudono l’anima di un passato che qui ancora vive. Uno di essi è Canossa, che sorge ai piedi di uno sperone roccioso da cui si ergono le rovine dell’omonimo castello. Quest’ultimo, edificato a cavallo tra il X e l’XI secolo, era una delle roccaforti più importanti del luogo. Oggi è un bellissimo punto panoramico, da cui ammirare l’intera vallata e il profilo degli Appennini in lontananza. E ancora, il borgo di Succiso, una delle perle della Valle dei Cavalieri: il suo centro storico è stato distrutto da una frana, e i suoi abitanti si sono spostati solo poco più a nord.

Al confine tra Emilia Romagna e Toscana, ecco spuntare la bellezza imponente degli Appennini. Per affrontare questo tratto di percorso, si attraversa il Passo del Lagastrello, dove si trova anche il suggestivo Lago Paduli. Le montagne lasciano via via spazio ai vigneti della Lunigiana, per poi trasformarsi in boschi lussureggianti che impreziosiscono il panorama delle Alpi Apuane. Il Sentiero dei Ducati termina nei pressi di Luni, antichissimo porto romano su Tirreno, che rappresenta oggi il borgo ligure più a sud sul territorio regionale. Qui ha sede un importante Museo Archeologico, che ripercorre le tappe principali della storia di questo paese. E la sua bellezza più rara è l’anfiteatro romano, un’opera preziosissima che lascia senza fiato.

Sentiero dei Ducati
Fonte: iStock
Il Sentiero dei Ducati